"Nei primi giorni del gennaio 1945, sotto la spinta dell'Armata Rossa ormai vicina, i tedeschi avevano evacuato in tutta fretta il bacino minerario slesiano. Mentre altrove, in analoghe condizioni, non avevano esitato a distruggere col fuoco o con le armi i Lager insieme con i loro occupanti, nel distretto di Auschwitz agirono diversamente: ordini superiori (a quanto pare dettati personalmente da Hitler) imponevano di "recuperare", a qualunque costo, ogni uomo abile al lavoro. Perciò tutti i prigionieri sani furono evacuati, in condizioni spaventose, su Buchenwald e su Mauthausen, mentre i malati furono abbandonati a loro stessi. Da vari indizi è lecito dedurre la originaria intenzione tedesca di non lasciare nei campi di concentramento nessun uomo vivo; ma un violento attacco aereo notturno, e la rapidità dell'avanzata russa, indussero i tedeschi a mutare pensiero, e a prendere la fuga lasciando incompiuto il loro dovere e la loro opera..."Così inizia la seconda opera della trilogia di Primo Levi dedicata alla tragedia dello sterminio compiuto nei Lager nazisti nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Una tragedia immensa. che ha coinvolto milioni di ebrei ma non solo loro, che spesso passa in secondo piano nella nostra memoria e che invece dobbiamo sempre aver presente se non altro per interrogarci come tutto ciò abbia potuto accadere e con la complicità di chi...Quando abbiamo un po' di tempo, potrebbe essere una buona idea fare un giretto, giusto per informazione, su questo sito: http://www.deportati.it/magari ci rinfreschiamo un po' la memoria...anche perchè continua a valere quanto scriveva Brecht: Sotto la fotografia di Hitler si legge:Per poco costui non dominava il mondo.I popoli lo hanno fatto fuori. Ma intantoNon vorrei che voi celebraste il trionfo:è ancora fecondo il grembo da cui è strisciato.
La tregua
"Nei primi giorni del gennaio 1945, sotto la spinta dell'Armata Rossa ormai vicina, i tedeschi avevano evacuato in tutta fretta il bacino minerario slesiano. Mentre altrove, in analoghe condizioni, non avevano esitato a distruggere col fuoco o con le armi i Lager insieme con i loro occupanti, nel distretto di Auschwitz agirono diversamente: ordini superiori (a quanto pare dettati personalmente da Hitler) imponevano di "recuperare", a qualunque costo, ogni uomo abile al lavoro. Perciò tutti i prigionieri sani furono evacuati, in condizioni spaventose, su Buchenwald e su Mauthausen, mentre i malati furono abbandonati a loro stessi. Da vari indizi è lecito dedurre la originaria intenzione tedesca di non lasciare nei campi di concentramento nessun uomo vivo; ma un violento attacco aereo notturno, e la rapidità dell'avanzata russa, indussero i tedeschi a mutare pensiero, e a prendere la fuga lasciando incompiuto il loro dovere e la loro opera..."Così inizia la seconda opera della trilogia di Primo Levi dedicata alla tragedia dello sterminio compiuto nei Lager nazisti nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Una tragedia immensa. che ha coinvolto milioni di ebrei ma non solo loro, che spesso passa in secondo piano nella nostra memoria e che invece dobbiamo sempre aver presente se non altro per interrogarci come tutto ciò abbia potuto accadere e con la complicità di chi...Quando abbiamo un po' di tempo, potrebbe essere una buona idea fare un giretto, giusto per informazione, su questo sito: http://www.deportati.it/magari ci rinfreschiamo un po' la memoria...anche perchè continua a valere quanto scriveva Brecht: Sotto la fotografia di Hitler si legge:Per poco costui non dominava il mondo.I popoli lo hanno fatto fuori. Ma intantoNon vorrei che voi celebraste il trionfo:è ancora fecondo il grembo da cui è strisciato.