Ripeness is all

Firenze...novembre 1966


Sono passati 40 anni...accidenti! Frequentavo il Liceo Classico a Savona con scarsissimo entusiasmo e risultati decisamente non felici. Passavo più tempo nella sede della FGCI (Federazione Giovanile Comunista) che a casa a studiare (anche se italiano, storia, latino, greco e filosofia non mi dispiacevano...era quel tipo di scuola che mi stava sulle palle!), ricordo molto vagamente la notizia dell'alluvione di Firenze al tg, poi le notizie sui giornali, poi il passaparola, la litigata con i miei e la partenza con altri ragazzi un po' alla ventura. Ricordo piazza Santa Croce conciata da far paura, anche se l'Arno si era già ritirato, poi la Biblioteca Nazionale, tanti ragazzi come me, i passamano di libri, la puzza di nafta nell'acqua, le serate in un ostello dalle parti di San Frediano.Con una certa serietà e spirito di cronaca la tv ci sta ricordando quei giorni terribili ed affascinanti nello stesso tempo, ho riascoltato interviste, rivisto volti,  provato chiaramente una forte emozione. Una bella ricostruzione, senza dubbio, ma manca un particolare su cui io credo sia giusto riflettere: circa un anno dopo l'alluvione molti di quei ragazzi si sono ritrovati sui lungarni per ricordare con una fiaccolata sia l'alluvione sia il ritardo nella ricostruzione. Mi pare che vi fu una  specie di carica della polizia e una tensione altissima che però non provocò nessun incidente  per fortuna. Credo che anche questo avvenimento avrebbe dovuto essere ricordato e magari lo sarà nei prossimi giorni. Nel dubbio ho voluto ricordarlo io.Ad ogni buon conto è giusto ribadire che furono giornate straordinarie, vissute intensamente, capaci di far maturare una persona e di farle capire molte cose. Da quel momento per me Firenze è diventata un punto di riferimento e le decine di volte che ci sono ritornato ho riprovato alcuni attimi di quell'emozione ed è stato davvero bello.