Ripeness is all

Aria di festa?


Atmosfera prevacanziera, i centri commerciali sono pieni di gente che, lo scorso anno, aveva giurato che sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe trascorso ore tra scaffali e file alla cassa, i parcheggi sono intasati da auto ferme, in sosta in duplice file, tra suoni di clacson e indagini sulla serietà della mamma di quello che ti ha fottuto il posto contromano, le città si illuminano (alla faccia del risparmio energetico) e a qualche finestra appare la sagoma di qualche stupidissimo babbo natale appeso come un ladro acrobata...A me, come contraltare, viene in mente questa poesia di Ungaretti intitolata appunto Natale e scritta il 26 dicembre di novant'anni fa...Non ho vogliadi tuffarmiin un gomitolodi stradeHo tantastanchezzasulle spalleLasciatemi cosìcome unacosaposatain unangoloe dimenticataQuinon si sentealtroche il caldo buonoStocon le quattrocaprioledi fumodel focolare