Ripeness is all

Afghanistan


Brutte notizie, anche se adesso tutti sono contenti del blitz che ha portato alla liberazione di due agenti del SISMI (non lo dico io, lo ha detto Parisi) con l'uccisione, pare, di 9 banditi e il ferimento dei due italiani. Brutte notizie, dicevo, perchè siamo all'ennesima conferma che questa situazione non ha sbocchi e che la presenza dei militari italiani serve a poco, salvo a coprire, con quella degli altri contingenti, gli interessi degli americani in Afghanistan e a far rischiare la pelle a qualcuno di loro (del resto in zona di guerra sono cose che possono accadere). Forse la dichiarazione di Diliberto è stata fatta nel momento sbagliato (ho detto forse), ma tutta la cagnara che è stata sollevata successivamente appare squallida e strumentale. Ormai è evidente che, se non si apre un tavolo di trattativa a tutto campo, in Afghanistan le cose si cristallizzeranno per anni ed anni. Se si  ascoltasse di più la voce di Gino Strada e non quella di Bush sarebbe molto meglio, ma gli interessi in gioco sono altissimi e non riguardano, purtroppo, la creazione della democrazia in quel disgraziato paese, ma qualcosa come petrolio, droga e altri "beni di prima necessità" che non sono gli ospedali di Emergency. In mancanza di segnali concreti da parte dell'ONU, io credo che sia necessario che le nostre truppe rientrino a casa al più presto e si chiuda questa pagina non certo esaltante anche per la nostra politica di "alleanza" con gli USA