Ripeness is all

Post N° 1123


A mia madre dalla sua casa   M'accoglie la tua vecchia, grigia casa steso supino sopra un letto angusto, forse il tuo letto per tanti anni. Ascolto, conto le ore lentissime a passare, pił lente per le nuvole che solcano queste notti d'agosto in terre avare.   Uno che torna a notte alta dai campi scambia un cenno a fatica con i simili, infila l'erta, il vicolo, scompare dietro la porta del tugurio. L'afa dello scirocco agita i riposi, fa smaniare gli infermi ed i reclusi.   Non dormo, seguo il passo del nottambulo sia demente sia giovane tarato mentre risuona sopra pie
tre e ciottoli; lascio e prendo il mio carico servile e scendo, scendo pił che gią non sia profondo in questo tempo, in questo popolo. Mario Luzi