Creato da socialismoesinistra il 28/06/2008
Rivista di approfondimento culturale e politico dell'Associazione SocialismoeSinistra
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LA RIVISTA TELEMATICA
Siamo Socialisti convinti che la crisi delle economie dei paesi sviluppati abbia ormai assunto i caratteri di una vera e propria crisi di sistema, tale da incrinare la fiducia collettiva in un futuro caratterizzato dai livelli di garanzie sociali finora conosciuti, e cancellare l’egemonia delle idee-forza attorno a cui l’occidente ha consolidato gli equilibri di potere responsabili dei processi economici, finanziari e sociali oggi entrati in crisi.
Riteniamo quindi che la Sinistra democratica debba necessariamente rivedere la propria impostazione culturale e programmatica, non più adeguata alla profondità della crisi che sta coinvolgendo il capitalismo finanziario a livello globale,recuperando una concezione del riformismo socialista nuovamente proiettata a perseguire una trasformazione strutturale degli assetti economici e sociali, in grado di individuare un diverso modello di sviluppo,diversi parametri di riferimento della qualità della vita della società, e nuove regole di controllo sociale delle variabili economiche.
Questo percorso deve essere perseguito attraverso una ristrutturazione di tutta la Sinistra, essendo evidente che la straordinarietà della crisi implica il superamento della distinzione inevitabile tra chi proviene dal socialismo europeo e chi si è finora riconosciuto in esperienze politiche nominalmente più radicali.
La nostra rivista telematica di discussione e di approfondimento vuole essere uno strumento utile a questo progetto di ricostruzione della Sinistra.
Associazione SocialismoeSinistra per contatti: socialismoesinistra@libero.it
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Di fronte alla crisi mondiale, tre sfide per la socialdemocrazia
Post n°276 pubblicato il 06 Settembre 2009 da socialismoesinistra
Pubblichiamo di seguito un discorso del Primo Ministro australiano Kevin Rudd che indica una strrada da percorrere per uscire dalla crisi economica mondiale, sicuri che possa fornire uno stimolo alla riflessione sul tema. Coordinamento del Forum di SocialismoeSinistra
Kevin Rudd La storia dell’umanità è a volte attraversata da avvenimenti percepiti come dei veri cataclismi, quando un’ortodossia viene rovesciata e poi sostituita da un’altra. Oggi, l’ampiezza della crisi finanziaria mondiale esige che noi riconsideriamo la filosofia e la politica economica che ci hanno condotto fin qui. George Soros ha dichiarato che “l’aspetto fondamentale della crisi finanziaria attuale é che essa non proviene da uno shock esterno, ma é stata generata dal sistema stesso”. George Soros ha ragione. La crisi attuale è il punto culminante di trent’anni di politica economica dominata dall’ideologia del libero mercato, a volta a volta chiamata neoliberalismo, liberalismo economico o fondamentalismo economico. L’idea di base di questa ideologia è che l’attività del governo dovrebbe essere limitata, per essere alla fine sostituita dalle forze del mercato. Nel corso dell’anno passato, abbiamo potuto constatare che le forze del mercato non controllate avevano condotto il capitalismo sull’orlo del precipizio. Invece di distribuire i rischi attraverso il mondo, il sistema finanziario mondiale li ha intensificati. L’ortodossia neoliberale sosteneva che i mercati finanziari mondiali avrebbero finito per autocorreggersi, che la mano invisibile che guida le forze del mercato lasciate a se stesse sarebbe stata eventualmente in procinto di aiutarle a trovare il loro equilibrio. Tuttavia, come ha osservato l’economista Joseph Stiglitz con tono piuttosto caustico: “La ragione per cui abbiamo l’impressione che questa mano invisibile è così spesso invisibile, è che essa non esiste.” Franklin Delano Roosevelt ha dovuto ricostruire il capitalismo americano dopo la Grande Depressione. I democratici americani, fortemente influenzati da John Maynard Keynes, hanno dovuto ripristinare la domanda interna dopo la guerra, e concepire il piano Marshall, per ricostruire l’Europa e mettere in funzione il sistema di Bretton Woods per gestire gli impegni economici internazionali. Spetta ormai a una nuova generazione riflettere e prendere l’iniziativa della ricostruzione dei sistemi economici nazionali e internazionali. Se i governi progressisti vogliono salvare il capitalismo, devono affrontare tre scommesse. La prima è di passare attraverso l’intermediazione dello Stato per ricostituire mercati ben regolati e ripristinare la domanda interna e mondiale. Con la fine del neoliberalismo, è stato riconosciuto una volta di più che lo Stato ha un ruolo fondamentale quando si è trattato di rispondere a tre elementi ben definiti riguardanti la crisi attuale: ha, infatti, evitato al sistema finanziario privato di crollare, ha dato un impulso diretto all’economia reale in ragione del crollo della domanda privata, ed ha definito un regime regolamentare, allo stesso tempo nazionale e mondiale, in cui il governo ha la responsabilità suprema di fissare e imporre le regole del sistema. La seconda scommessa, di fronte a cui si trovano i socialdemocratici, è di non buttare il bambino con l’acqua sporca. Mentre la crisi finanziaria mondiale persiste, e le famiglie in tutto il mondo subiscono il suo pesante impatto sul mercato del lavoro, sarà difficile resistere alle pressioni per un ritorno a un modello di Stato - provvidenza e non abbandonare interamente la causa dei mercati aperti e competitivi all’interno del paese, come all’estero. Abbiamo già risentito dei primi segni del protezionismo, benché sotto una forma più moderata e meno radicale della legge Smooth-Hawley del 1930 sulle tariffe doganali . Che sia moderato o profondo, il protezionismo è il modo infallibile per trasformare la recessione in depressione, perché aggrava il crollo della domanda mondiale. La socialdemocrazia sostiene ancora la filosofia che consiste nel credere che la legittimità del potere politico passa attraverso la sua capacità di bilanciare il privato e il pubblico, i profitti e i salari, i mercati e lo Stato. Questa filosofia mostra bene, e con forza, quali sono le scommesse della nostra epoca. L’altra scommessa di fronte a cui i governi sono posti, nel quadro della gestione della crisi attuale, è la sua dimensione senza precedenti su scala mondiale. I governi devono definire regole finanziarie sul piano mondiale, allo scopo di evitare d’arrivare a una situazione in cui i capitali fuggano verso le regioni dell’economia mondiale che hanno le regole più deboli. Noi dobbiamo mettere in opera norme mondiali più solide in materia di trasparenza per le istituzioni finanziarie d’importanza sistemica. Noi dobbiamo ugualmente costruire ambiti di sorveglianza più forti, allo scopo d’incoraggiare le imprese ad adottare un comportamento più responsabile, compreso il livello della remunerazione dei dirigenti. Il mondo si è volto verso un’azione governativa coordinata attraverso il G20: per mettere liquidità a disposizione immediata del sistema finanziario mondiale, per coordinare un rilancio fiscale sufficiente a permettere di rispondere all’interruzione della crescita dovuta alla recessione mondiale, per ridefinire le norme dell’ ordine mondiale per l’avvenire, per riformare le istituzioni pubbliche esistenti nel mondo, specialmente il FMI, e per dar loro l’autorità e le risorse necessarie per rispondere alle esigenze del XXI secolo. I dispositivi di “governance” del Fondo Monetario Internazionale (FMI) devono essere riformati. E’ ragionevole ammettere che se noi ci attendiamo che economie in rapido sviluppo, come la Cina, contribuiscano più largamente a istituzioni multilaterali come il FMI, bisogna parimenti che esse acquisiscano più peso nelle decisioni prese nel seno di questi “forum”. Primo Ministro australiano da “Le Monde” , 11 marzo 2009- Traduzione di Nicolino Corrado |
SOCIALISMO E ANTIFASCISMO
Rodolfo Morandi
Il Socialismo dei fratelli Rosselli di Carlo Felici
Da un'antica ferita ad una prossima resurrezione di Carlo Felici
L'assassinio dei fratelli Rosselli di Carlo Felici
Un appello di Carlo Rosselli ai comunisti che sembra scritto ieri di Carlo Felici
Non una somma di etichette ma un insieme di valori di Carlo Felici
Sull'attualità del 25 Aprile di Luca Fantò
La Festa d'Aprile di Nicolino Corrado
Sembra scritta da poco, anzi, pochissimo di Carlo Felici
Il Centro socialista interno (1934-1939)- appunti per un dibattito su antifascismo e unità di classe di Marco Zanier
parte prima
parte seconda
parte terza
parte quarta
parte quinta
MARXIANA
Karl Marx
Costituzione, neoliberismo, nuove povertà di Marco Foroni
Sulle teorie del valore di Renato Gatti
Le crisi di Renato Gatti
parte prima
parte seconda
Globalizzazione i compiti della Sinistra di Franco Bartolomei
note del Coordinamento del Forum di SocialismoeSinistra
La crisi e i suoi rimedi di Renato Gatti
Al papa sarebbe necessario un poco di marxismo di Leonardo Boff
Note e riflessioni su socialismo, comunismo e capitalismo di Giuseppe Giudice
L’anticipazione del nostro tempo. Marx, la sinistra e il recupero delle solidità di Marco Foroni
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MARXIANA .
Karl Marx
Karl Kautsky ed Otto Bauer: due grandi maestri del socialismo dimenticati. Giuliano Amato: un maestro del non-socialismo da dimenticare di Giuseppe Giudice
Ragionando su Marx e Kautsky di Renato Gatti
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I TEMI DEL SOCIALISMO ITALIANO
Francesco De Martino
La risorgiva socialista di Carlo Felici
Eppure il vento soffia ancora di Carlo Felici
I TEMI DEL SOCIALISMO INTERNAZIONALE
Willy Brandt Verso un nuovo ordine mondiale di Leopold Sédar Senghor note del Coordinamento del Forum SocialismoeSinistra La guerra infinita di Giorgio Pesce
Noam Chomsky - "Pirati e imperatori"- la guerra al terrorismo e le ipocrisie dell'Occidente di Marcella Guidoni
Il sogno americano del "socialista" Barack Obama di Nicolino Corrado
Le responsabilità e il dovere del Socialismo Europeo di Franco Bartolomei
Una socialdemocrazia globale di Nicolino Corrado
Di fronte alla crisi mondiale, tre sfide per la socialdemocrazia di Kevin Rudd
Appuntamento a Pittsburgh di Renato Gatti
I TEMI DEL SOCIALISMO INTERNAZIONALE
I TEMI DEL SOCIALISMO ITALIANO
Riccardo Lombardi
Dopo il crollo del comunismo non ha più senso il dividersi tra socialisti e comunisti di Giuseppe Giudice
Ricominciare da Labriola di Carlo Felici
Berlinguer e Craxi: due progetti falliti, una sinistra distrutta di Giuseppe Giudice
Socialisti, l'anello debole ma inestimabile della sinistra italiana di Carlo Felici
I caratteri della crisi ed il compito dei Socialisti di Franco Bartolomei
Note e riflessioni su socialismo, comunismo e capitalismo di Giuseppe Giudice
Riccardo Lombardi: il riformismo come metodo democratico di trasformazione Socialista dei rapporti economici e sociali di Franco Bartolomei
Breve nota sul contingente gattopardesco di Carlo Felici
L'infinito e disperato salvataggio delle capre e dei cavoli di Carlo Felici
Angelo Ciufo - in ricordo di un amico, in memoria di un compagno di Stefano Pierpaoli
Documento programmatico dell'Associazione "Nuova Sinistra per il Socialismo" di Angelo Ciufo
Giacomo Matteotti ammi- nistratore pubblico di Marco Zanier
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PER COSTRUIRE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
I Nuclei Aziendali di Sinistra e Libertà di Marco Zanier
Avrà successo "Sinistra e Libertà"? di Gioacchino Assogna
I doveri della sinistra italiana di Franco Bartolomei
Io su Sinistra e Libertà la penso così di Luca Fantò
"Sinistra e libertà" il fuituro del Socialismo italiano di Franco Bartolomei
Socialismo e Libertà di Carlo Felici
Le tre fasi del socialismo di Renato Gatti
Libertà, e non solo per uno di Carlo Felici
Le elezioni europee di Gioacchino Assogna
Il grano e il loglio della Sinistra documento scritto da socialisti iscritti o senza tessera e da elettori si Sinistra e Libertà
Un nuovo sole contro l'arsenico e i vecchi merletti di Carlo Felici
Una nuova Sinistra per l'Italia è un sogno realizzabile? di Michele Ferro
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