Insomma la rottura del paradigma e del "racconto" della II Repubblica. Fondata sul golpe postmoderno del circuito mediatico-giudiziario e sul maggi...oritario. Il limite di fondo della corrente subacquea del PD (così definisco la presunta sinistra interna) e della stessa SEL è di pensarsi comunque all'interno di un bipolarismo artificiale fondato sul maggioritario. IL Mattarellum, il Porcellum e l'Italicum sono legati da un filo rosso. La giustificazione di un bipolarismo artificiale che crea soggetti artificiale ed alleanze non fondate sulla convergenza (o anche sul compromesso) di progetti politici, ma sulle costrizioni delle leggi elettorali. Ciò ha creato il ceto politico anomalo esistente, le sue profonde degenerazioni e la sua incapacità di produrre progetti politici dotati di un minimo di credibilità DEl resto non esistrebbero nè il PD , nè Forza Italia nè la marmaglia grillina senza il maggioritario. Il populismo, la demagogia e la megalomania politica sono stati ampiamente incoraggia da un preciso modello elettorale che non è solo un fatto tecnico ma corrisponde ad un preciso progetto di affossamento della Repubblica. A me sinceramente mi h rotto i coglioni anche la propaganda sula difesa della Costituzione (la retorica della "più bella nel mondo") quando di fatto è da venti anni, da quando è entrato in vigore il maggioritario a turno unico con recupero proporzionale, che si è scardinato lo spirito della Carta con il maggioritario e le varie elezioni dirette. Le uniche riforme istituzionali che sono compatibili con quello spirito sono quelle ispirate ad un modello tedesco-austriaco che valorizzano il ruolo dei corpi intermedi (cosa diversa dal partito totalizzante immaginato dai neo-togliattiani) cercando di modernizzarli senza sopprimerli. La battaglia per il proporzionale (con correzioni che non ne snaturino la essenza) va quindi oltre, per i socialisti, una pura e semplice logica istituzionalista. E' una grande battaglia politica contro l'imbroglio della II Repubblica.Giuseppe Giudice
Solo con il ritorno al proporzionale è sperabile una ricostruzione di una forza socialista, di Giuseppe Giudice
Insomma la rottura del paradigma e del "racconto" della II Repubblica. Fondata sul golpe postmoderno del circuito mediatico-giudiziario e sul maggi...oritario. Il limite di fondo della corrente subacquea del PD (così definisco la presunta sinistra interna) e della stessa SEL è di pensarsi comunque all'interno di un bipolarismo artificiale fondato sul maggioritario. IL Mattarellum, il Porcellum e l'Italicum sono legati da un filo rosso. La giustificazione di un bipolarismo artificiale che crea soggetti artificiale ed alleanze non fondate sulla convergenza (o anche sul compromesso) di progetti politici, ma sulle costrizioni delle leggi elettorali. Ciò ha creato il ceto politico anomalo esistente, le sue profonde degenerazioni e la sua incapacità di produrre progetti politici dotati di un minimo di credibilità DEl resto non esistrebbero nè il PD , nè Forza Italia nè la marmaglia grillina senza il maggioritario. Il populismo, la demagogia e la megalomania politica sono stati ampiamente incoraggia da un preciso modello elettorale che non è solo un fatto tecnico ma corrisponde ad un preciso progetto di affossamento della Repubblica. A me sinceramente mi h rotto i coglioni anche la propaganda sula difesa della Costituzione (la retorica della "più bella nel mondo") quando di fatto è da venti anni, da quando è entrato in vigore il maggioritario a turno unico con recupero proporzionale, che si è scardinato lo spirito della Carta con il maggioritario e le varie elezioni dirette. Le uniche riforme istituzionali che sono compatibili con quello spirito sono quelle ispirate ad un modello tedesco-austriaco che valorizzano il ruolo dei corpi intermedi (cosa diversa dal partito totalizzante immaginato dai neo-togliattiani) cercando di modernizzarli senza sopprimerli. La battaglia per il proporzionale (con correzioni che non ne snaturino la essenza) va quindi oltre, per i socialisti, una pura e semplice logica istituzionalista. E' una grande battaglia politica contro l'imbroglio della II Repubblica.Giuseppe Giudice