Socialismo

L'Italia ricorda il Fascismo nel pieno di una svolta autoritaria, di Franco Astengo


Un 25 Luglio molto particolare quello che si ricorda oggi in Italia: settantuno anni fa cadde il fascismo e oggi ci si ritrova al centro di un tentativo di nuova avventura autoritaria.Occorre prestare grande attenzione e non stancarsi di lanciare allarmi rispetto a ciò che sta accadendo.L’offensiva anti-parlamentare lanciata dal Governo con il pieno patrocinio della Presidenza della Repubblica va al cuore delle istituzioni e punta a stravolgere il rapporto tra la democrazia e i cittadini.Vale la pena di ricordare subito come tutto ciò si dovrebbe realizzare per il tramite di un Parlamento eletto attraverso un sistema elettorale giudicato illegittimo dalla Corte Costituzionale che, nella sentenza in questione, ne ha proclamata la possibilità di continuare ad esistere esclusivamente al fine della “continuità dello Stato” e non oltre.Alla fine la maggioranza che stabilirà lo stravolgimento della Costituzione sarà stata formata da nominati (senza voto di preferenza) arrivati a sedere sui banchi di Palazzo Madama e di Montecitorio grazie ad un premio di maggioranza giudicato, appunto, una delle ragioni fondamentali dell’illegittimità del sistema elettorale proclamato dalla Suprema Corte nella sua sentenza 1/2014.Ciò premesso, che risulta fondamentale e non ricordato da nessuno perché ci si sta muovendo nel pieno dell’illegittimità politica e di conseguenza, sul piano istituzionale, di una gigantesca forzatura antidemocratica, deve essere ricordato come gli argomenti adottati dal Governo rispetto all’opinione pubblica appaiono di facile comprensibilità sul piano propagandistico.E’ stato fatto passare un messaggio molto pericoloso, quella dell’indispensabilità della semplificazione e del rafforzamento dei meccanismi della governabilità come uno dei fattori per affrontare la tragica situazione economica.Una situazione economica che peggiora di giorno in giorno e che viene sapientemente occultata come la polvere sotto il tappeto mentre si sta soffrendo di un ulteriore impoverimento generale, di una crescita della disoccupazione, della sparizione dello stato sociale, della precarietà.Il “ceto politico” ha sgovernato l’Italia al centro come in periferia rendendola facile bersaglio dei diktat europei e adesso l’Europa stessa gioca, nel nostro Paese, la carta dell’autoritarismo per tentare l’esperimento della riduzione della democrazia in una grande nazione.Perché di questo si tratta: dell’applicazione dei concetti di riduzione nel rapporto tra la politica e la società al  fine di insabbiare definitivamente la domanda sociale ed eliminarne la possibilità di rappresentanza politica.A questi elementi si aggiunge quello di un ruolo del tutto servile dell’informazione nel suo complesso: con il risultato che cittadine e cittadine vivano, loro sì davvero, in una sorta di stato di allucinazione.Oggi si ricorda il 25 Luglio: è bene pensare a questa data fatidica nella piena percezione della gravità dell’oggi.Senza sottovalutazioni: proprio ieri Repubblica riportava un carteggio Gobetti – Turati all’indomani del delitto Matteotti di cui stiamo ricordando i 90 anni proprio in questi giorni.Emergeva in quegli scritti una sottovalutazione forte della gravità degli allarmi che il giovane intellettuale torinese stava lanciando prevedendo i rischi mortali che il fascismo stava facendo correre alla libertà dei cittadini.Non commettiamo, oggi, lo stesso errore.Franco Astengol'articolo è tratto dal blog: http://sinistrainparlamento.blogspot.it/2014/07/25-luglio-litalia-ricorda-il-fascismo.html#more