Socialismo

Post N° 21


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........Alitalia.CIO’ CHE LA STAMPA NON PUBBLICASul sito assistenti di volo vien data la notizia del secondo suicidio in pochi giorni tra le assistenti di volo che stanno ricevendo le lettere di messa in cassa integrazione.Non la voglio mettere sul patetico, ma non posso non tentare di oppormi al pensiero unico dilagante.L’Alitalia era un carrozzone senza prospettive, ma la soluzione prospettata da Berlusconi per vincere le elezioni, per dare una mano a Banca Intesa che vanta enormi crediti verso Air One (e che in cambio vota l’ingresso di Marina Berlusconi in Mediobanca) non è una soluzione.Il “salvataggio” di Alitalia non è un salvataggio ma un’operazione fatta sulle spalle dei dipendenti (che incidono sul bilancio molto meno di quanto incida il personale Air France) per favorire un gruppo di “magliari” furbetti di Fiumicino.Non sono stati salvati i dipendenti, pur con la scandalosa cassa integrazione di sette anni che è un insulto agli altri lavoratori;non è stata salvata la compagnia aerea che così com’è strutturato il piano industriale è cronicamente in perdita;non sono stati salvati gli azionisti né gli obbligazionisti di Alitalianon è stato salvato il bilancio dello Stato che si carica di costi pari a 5 miliardi di euronon sono stati salvati gli utenti su cui si scaricheranno le antieconomicità del monopolista CAIil principio della publicizzazione delle perdite e della privatizzazioni degli utili ai fini elettorali basati su un’italianità di cui, guarda caso, non si parla più, ha guidato il nostro Presidente del Consiglio.Nei mesi a venire i coloro che perderanno il posto di lavoro aumenteranno in modo esponenziale, fatti tristi come quelli delle due assistenti di volo si riproporranno; ed il governo non sta governando la crisi avanzante, non dà segni di capire le dimensioni della “valanga” che sta precipitando, e che invano la CGIL cerca di mettere nell’agenda politica.La colpa è dei lavoratori che invece di consumare si suicidano. .Renato Gatti.