Socialismo

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  ..La strategia della lumaca..In tempi come questi, di grande crisi economica e di straordinaria crisi ambientale, è ineludibile una riflessione sul modello - largamente predominante nel mondo - di sviluppo capitalistico, così strettamente connesso alla crescita.  Crescita del prodotto interno lordo (PIL), riproduzione all’infinito di merci. Questo il modello di sviluppo capitalistico che supera tutte le crisi, sorretto dalla visione, sempre ridotta ai periodi brevissimi, di quanto può essere realizzato come profitto. Questo è il capitalismo e niente altro è possibile che sia. Homo capitalisticus è homo humanitatis lupus. Senza scomodare i grandi temi legati allo sfruttamento del lavoro, vediamo bene che nel modello che pratichiamo le contraddizioni sono già servite sul piatto.  Perchè all’ambiente giova, al contrario, una visione di lungo e lunghissimo periodo e perché l’idea di sviluppo legata alla crescita infinita tiene conto della “riproduzione di merci” ma non della “produzione di beni” che tanto incidono, invece, sulla felicità e sullo sviluppo dell’umanità. La crisi dell’attuale modello è già su di noi. Bassi salari ed elevati costi ambientali lo hanno messo già in crisi. Chi compra le merci prodotte all’infinito se  il sistema stesso  non è capace più di far crescere la ricchezza monetaria delle persone?  E quanto sta costando, anche in termini squisitamente monetari, il ciclo produzione di merci – consumo – produzione di rifiuti?  Crisi è ma, per ora, solo economica ed ambientale. Non sembra esserci in vista una crisi culturale di questo  modello.   Quasi nessuno lo discute più. Lo abbiamo fatto profondamente nostro, riprodotto nei nostri stili di vita, portato nella minuta quotidianità, anche laddove vi produce povertà anziché ricchezza, infelicità invece di soddisfazione, degrado in luogo di sviluppo. Il Movimento per la Decrescita Felice si propone  di incidere su questo modello culturale. Rivoluzionando il punto di vista di partenza. Si comincia dalla felicità, dalla produzione ed autoproduzione dei beni, riconducendo la riproduzione di merci ed il valore monetario a semplici  strumenti utili alla soddisfazione solo di alcune fra le tante necessità umane.  Va da sé la centralità del rispetto dell’ecosistema. La cura di coglierne i doni senzaforzarne le possibilità, senza impoverirlo, perché continui ad essere fonte di vera ricchezza . E’ la strategia della lumaca che si accontenta della casa che riesce a portare sulle spalle senza sentirne il peso.  Di questo si tratterà al Convegno “La strategia della lumaca” il prossimo 26 febbraio a Palazzo Valentini,  Via IV Novembre 119A, promosso dall’Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma. La rivoluzione culturale necessaria.   L’Associazione Palocco per Kyoto avrà l’opportunità di parlare dell’impegno, fin qui profuso per la diffusione dell’autoproduzione di energia elettrica e termica, sul proprio territorio, che affettuosamente viene chiamato “borgo” nel titolo dell’intervento, prendendo in considerazione e concretamente operando tutti i cambiamenti immediatamente possibili per trasformarlo in una comunità sostenibile.  “La strategia della lumaca” è una iniziativa di rango che mi auguro capace di cominciare a comunicare che altro è possibile.. Denise Lancia Presidente Associazione Palocco per Kyoto (www.paloccoperkyoto.com)