Socialismo

Avrà successo "Sinistra e Libertà"?


Tutti concordano che siamo in presenza di una drammatica crisi economica e sociale con una classe politica sempre più malvista dall'opinione pubblica.E' un sentimento profondamente giustificato, in quanto la gente sente i morsi della crisi sulla propria pelle per le enormi difficoltà a mantenere un decente potere d'acquisto e lo confronta immediatamente con gli alti compensi dei Parlamentari e delle altre cariche istituzionali, dai quali riceve vuote promesse piuttosto che fatti concret e tempestivi.Il Governo Berlusconi, proprio per nascondere lo stato grave della crisi, non soltanto ha tentato di minimizzarla, ma ha cercato di far credere che l'Italia sta meglio degli altri paesi, che lui non ha poteri per intervenire e così dichiara che il Parlamento "non serve", arrivando "senza vergogna" a criticare la Carta Costituzionale che sarebbe stata scritta prendendo a riferimento la "Costituzione della Russia Comunista" (?).E' chiaro che se questi sono i presupposti e le convinzioni del Presidente del Consiglio, non c'è da aspettarsi interventi incisivi e capaci di andare incontro alle necessità della parte più povera del nostro paese.Purtroppo non vi è nella testa del Governo la volontà di affrontare e risolvere le condizioni laceranti di crescenti disequaglianze provocate dalle forti spinte neo-liberiste e dallo spostamento negli ultimi 15 anni dai lavoratori agli imprenditori e alla rendita finanziaria della ricchezza prodotta.Nei momenti di crisi ci vuole più coraggio nell'indicare una prospettiva credibile che susciti la speranza per un domani migliore, mentre si assite alla dissoluzione del tessuto sociale, al riemergere di nuovi razzismi, alla crescita dei poveri, di giovani frustati senza lavoro e senza i minimi sostegni di reddito.Ci vorrebbero segnali forti che intacchino "i costi della politica" a cominciare dall'accorpamento obbligatorio dei piccoli comuni, dalla soppressione delle Provincie con l'attribuzione delle competenze ai Comuni ed eventualmente ai loro Consorzi e, dove previsto, alle Città Metropolitane, unitamente alla eliminazione dei compensi per gli incarichi presso le Comunità Montane, le Circoscrizioni e strutture equivalenti, facendoli diventare incarichi volontari.Nel contempo considero giusto il processo di aggregazione delle forze politiche omogenee, cogliendo le indicazioni dell'opinione pubblica contro l'eccessivo spezzettamento dei Partiti, ma senza furbizie e senza prefigurare vantaggi economici per i più grandi con la divisione anche dei rimborsi elettorali spettanti agli altri Partiti. Anche per questi motivi ritengo importante l'accordo per la Lista SINISTRA E LIBERTA' tra Socialisti, Sinistra Democratica, Movimento per la Sinistra di Vendola e il Gruppo "Unire la Sinistra" di Umberto Guidoni staccatosi dal PCDI. Si tratta di una Lista che vuole caratterizzarsi con un profilo Riformista, in primo luogo sui problemidel lavoro, delle condizioni di precarietà, della Laicità, dell'Ecologia, del Merito e del Rigore.L'obiettivo di superare la soglia del 4% richiede un grande impegno unitario di coinvolgimento dei tanti delusi sia del PD, che assurdamente ha dichiarato di star fuori dalla famiglia Socialista Europea e di non essere un Partito di SINISTRA e sia di quelle forze identitarie con posizioni puramente massimaliste, che rifuggono da impegni di governo per contribuire a risolvere con realismo i problemi del disagio sociale e delle crescenti povertà.Le posizione di pretesa autosufficienza di Veltroni/Franceschini e quelle isolazioniste di Ferrero/Diliberto, vanno sconfitte per riaprire nel Centro-Sinistra un terreno di impegno programmatico di tipo Riformista e di Sinistra di Governo, collegata al Manifesto del Socialismo Europeo, alternativo alle forze del Centro-Destrain Italia e in Europa.E' necessario passare dall'accordo sulla Lista,alla aggregazione e costruzione di SINISTRA E LIBERTA' quale forza Politica collocata nello spazio Riformista dei Diritti Sociali, del Lavoroe di quelli Civili, nel solco della tradizione progressista che ha avuto nel nostro paese il punto più alto di realizzazione con lo Statuto dei Lavoratori di Brodolini, che ha determinato uno straordinario processo di partecipazione democratica e di tutela dei lavoratori anche dentro i luoghidi lavoro. Il successo della Lista "Sinistra e Libertà" è anche una valida risposta al tentativo di bipartinismo imposto per Legge e che si scontra con una democrazia plurale acquisita in moltissimi anni distoria filosofica e politica del nostro paese, che ovviamente non va confuso con l'eccesso di frantumazione che si è venuta configurando nel tempo.Il PD è stato concepito come un matrimonio di interessi e di potere. Così come spesso accade, l'assenza di idealità prima o poi porta al fallimento. Mi auguro che Sinistra e Libertà possa diventare un punto di riferimento valido per chi si sente di "Sinistra" per la Libertà e il Riformismo.Grazie per l'ospitalità.Gioacchino AssognaSegretario Socialista XIII° Municipio