Socialismo

DOCUMENTO PER IL CONSIGLIO NAZIONALE PS


 V La Sinistra italiana deve ritrovare il proprio tradizionale ruolo di forza motrice, sul piano politico e culturale, della società italiana .Sinistra e Libertà, per la sua stessa natura, per il fatto di raccogliere al suo interno le diverse culture e sensibilità che storicamente hanno caratterizzato la Sinistra italiana, ha tutte le potenzialità per assolvere a questo compito, in quanto rappresenta il laboratorio politico di una concezione del riformismo socialista nuovamente proiettata a perseguire una trasformazione strutturale degli assetti economici e sociali, in grado di individuare un diverso modello di sviluppo,diversi parametri di riferimento della qualità della vita della società, e nuove regole di controllo sociale delle variabili economiche.Sinistra e Libertà è già - sostanzialmente - il partito nuovo della Sinistra italiana, che propone non solo una diversa prospettiva di sviluppo ma, più in generale, un’offerta di società alternativa all’attuale, fatta di eguaglianza e di giustizia sociale, di sviluppo sostenibile, di investimenti nella ricerca scientifica e di valorizzazione dei talenti, di tutela e rafforzamento dei diritti sociali e civili.Sinistra e Libertà deve ora divenire il partito di quella alleanza riformatrice tra il merito e il bisogno - sempre enunciata e mai realizzata - che deve essere alla base della società delle aspirazioni e delle opportunità a cui tende la grande maggioranza della popolazione italiana per chiudere una volta e per tutte la fase della cristallizzazione e della immutabilità dei rapporti sociali e di classe.Sinistra e Libertà deve essere un soggetto politico aperto, oltre che ad altre organizzazioni politiche che ne condividano coerentemente il progetto, alla società, al mondo delle associazioni; continuamente in grado di aprirsi e di coinvolgere le forze sane e nuove del paese che oggi vengono relegate ai margini della società e che sono state virtualmente espulse dalla partecipazione politica dagli errori dei gruppi dirigenti che hanno guidato la Sinistra nel corso degli ultimi anni. Sinistra e Libertà deve essere in grado di superare una politica fatta di leaderismo e di comunicazione esclusivamente televisiva, per tornare a proporre un rapporto tra i cittadini e la politica che sia coinvolgente e inclusivo. Una nuova forza politica della Sinistra che si deve contrapporre a qualsiasi manifestazione di quell’autentica e ipocrita forma di sub-cultura rappresentata dall’antipolitica, funzionale unicamente ai poteri dominanti nella sua capacità di disgregazione del corpo civile di un paese già confuso e disilluso dalla crisi della politica. VI Per trasformare una coalizione elettorale in un soggetto politico  è importante che Sinistra e Libertà comunichi al più presto una proposta politica definita al paese.Altrettanto necessario, indispensabile, è che si dica con chiarezza che SeL è un progetto irreversibile di lunga durata e non un mero artificio elettorale. Se così non sarà, se non saremo in grado di procedere in modo spedito sulla strada del partito nuovo, si perderà una grande occasione - molto probabilmente l’ultima - per rilanciare una politica realmente e coraggiosamente riformatrice nel nostro Paese.Riteniamo pertanto che pensare a SeL come a una semplice Federazione sia un errore.gravissimo; riteniamo che sia una forma di miopia politica non capire che con Sinistra e Libertà migliaia di cittadini e di elettori hanno ritrovato il gusto dell’impegno politico in un soggetto politico ideale, nel quale si incontrano tutte le anime della Sinistra storica italiana, tutte con eguale dignità e diritti.Offrire loro una semplice Federazione significa quindi smorzarne gli entusiasmi, riallontanarli di nuovo. Percepirebbero che SeL è in effetti un mero strumento di conservazione o riproposizione di un ceto politico. Questo significherebbe la fine del progetto.Ciò di cui invece c’è bisogno è di consolidare nel processo unitario e costituente elementi di irreversibilità, di natura politica e organizzativa, attraverso la definizione di tappe certe, per arrivare entro l’inverno al congresso fondativo del nuovo partito di Sinistra e Libertà. Un processo nel cui ambito i socialisti si impegnino a garantire l'effettiva partecipazione democratica dal basso, a partire dai circoli e dalle associazioni, in un contesto di inclusione e coinvolgimento nei processi decisionali. Il partito Sinistra e Libertà dovrà avere la sua organizzazione, non dovrà essere liquido e destrutturato. Le uniche primarie saranno quelle delle idee, non corse truccate per leadership inesistenti.Riteniamo però che – insieme a questo – il partito Socialista debba procedere allo svolgimento del proprio Congresso, proprio in ossequio sia alle norme statutarie sia agli elementari principi di democrazia interna in grazia dei quali è necessario il coinvolgimento degli iscritti nel caso di scelte di importanza strategica. Tale è decidere il futuro del Partito.Il ventilato tesseramento 2009 ha senso – quindi – solo nel caso di svolgimento entro l’anno del congresso nazionale. VII Noi che siamo orgogliosamente socialisti, ben sappiamo di giocare, nonostante le attuali modeste forze, un ruolo fondamentale nella costruzione e nell’ispirazione di questa nuova forza della Sinistra “che spera e ragiona”. Ma sappiamo anche che questa è l’occasione finale per far sì che il patrimonio di politica, di idealità, di capacità riformatrice dei socialisti italiani, non venga definitivamente disperso.Proprio perché siamo orgogliosamente socialisti, dobbiamo essere in grado di osservare e constatare con chiarezza e disincanto la situazione che ci si prospetta.Abbiamo creduto con forza e determinazione nella Costituente Socialista, progetto ormai definitivamente esaurito, vogliamo ora recuperare il cuore di quel nobile tentativo e lanciarlo oltre l’ostacolo.C’è grande spazio per la storia, per le idee, per l’azione socialista, ma bisogna avere l’intelligenza di individuare la sua concreta collocazione politica.Gli estensori e i firmatari di questo documento hanno individuato, senza tentennamenti, in Sinistra e Libertà il luogo di discussione ed elaborazione delle istanze socialiste.Il Partito – oggi più che mai - non può essere una torre di Babele, in cui ogni autorevole dirigente, ogni piccolo gruppo di tendenza, ogni minimo gruppo di potere territoriale, rincorre un progetto differente, spesso pro domo sua. Non c’è più spazio per alcuna piroetta socialista, se ve ne fosse un’altra sarebbe l’ultima, perché nessuno verrebbe più a tendere il telone di salvataggio sotto il trapezio. E non si pensi - o non si giochi con la fiducia dei nostri elettori, dei nostri iscritti, dei simpatizzanti socialisti, che sono assai più di quanto il suffragio raccolto dal PS, ma in genere da SeL possa lasciar supporre - che rimandando continuamente l’appuntamento con le proprie responsabilità, si possa prender tempo per accasarsi a migliori condizioni nel PD.E’ indubbio che con il Partito Democratico si dovrà andare a un confronto serrato, come d’altra parte con tutte le altre forze politiche del centro sinistra oggi all’opposizione, e che è impensabile pensare di poter prescindere da quell’organizzazione che raccoglie il maggior numero di cittadini e suffragi a sinistra; ma ciò che accade nel Partito Democratico accade nel Partito Democratico e non ci riguarda, non riguarda le nostre scelte fondamentali, se non per la corretta analisi politica che sulle sue vicende va costantemente compiuta. Ogni tanto sentiamo dire “dobbiamo aspettare il congresso del PD”. Ebbene, nessun congresso del PD, per quanto importante, per quanto decisivo, lo è abbastanza da fermare e rallentare il cammino dei socialisti e della nuova Sinistra italiana.