Creato da socialismoesinistra il 28/06/2008
Rivista di approfondimento culturale e politico dell'Associazione SocialismoeSinistra
|
|
LA RIVISTA TELEMATICA
Siamo Socialisti convinti che la crisi delle economie dei paesi sviluppati abbia ormai assunto i caratteri di una vera e propria crisi di sistema, tale da incrinare la fiducia collettiva in un futuro caratterizzato dai livelli di garanzie sociali finora conosciuti, e cancellare l’egemonia delle idee-forza attorno a cui l’occidente ha consolidato gli equilibri di potere responsabili dei processi economici, finanziari e sociali oggi entrati in crisi.
Riteniamo quindi che la Sinistra democratica debba necessariamente rivedere la propria impostazione culturale e programmatica, non più adeguata alla profondità della crisi che sta coinvolgendo il capitalismo finanziario a livello globale,recuperando una concezione del riformismo socialista nuovamente proiettata a perseguire una trasformazione strutturale degli assetti economici e sociali, in grado di individuare un diverso modello di sviluppo,diversi parametri di riferimento della qualità della vita della società, e nuove regole di controllo sociale delle variabili economiche.
Questo percorso deve essere perseguito attraverso una ristrutturazione di tutta la Sinistra, essendo evidente che la straordinarietà della crisi implica il superamento della distinzione inevitabile tra chi proviene dal socialismo europeo e chi si è finora riconosciuto in esperienze politiche nominalmente più radicali.
La nostra rivista telematica di discussione e di approfondimento vuole essere uno strumento utile a questo progetto di ricostruzione della Sinistra.
Associazione SocialismoeSinistra per contatti: socialismoesinistra@libero.it
« La settimana di Leonardo... | Festa d'Aprile » |
Post n°145 pubblicato il 21 Aprile 2009 da socialismoesinistra
. Riprendo il discorso fatto oltre un mese fa sulla situazione politica italiana che definivo di “emergenza democratica “. I fatti che si sono da allora susseguiti purtroppo sono lì tutti a confermare quel giudizio e quel timore : non si tratta affatto di “caccia alle streghe” ma del procedere inesorabile di un contesto in cui, al preoccupante sfaldamento di coscienza politica nella gran parte dell’elettorato, il populismo demagogico con venature autoritarie di Berlusconi la fa da padrone senza che, nemmeno la gravissima crisi economica e sociale che attraversa il paese, riesca ad oscurarlo. Abbiamo così assistito, per la prima volta dall’avvento della democrazia repubblicana nel paese, allo svolgersi di un congresso, quello di fondazione del Partito della libertà (PdL) attraverso l’unificazione tra Forza Italia, Alleanza Nazionale e formazioni minori di destra, che si è focalizzato sulla glorificazione del leader e l’irrisione insistente contro gli avversari politici che non lo riconoscono come tale. Ne ho seguito per lunghi tratti lo svolgimento attraverso la TV : il Congresso non ha mai messo in luce il benché minimo dibattito politico interno, come avviene in tutti i congressi democratici, nonostante quali e quanti pressanti siano le questioni che attualmente assillano il ns paese. Nessun problema in merito alla crisi, nessuna altra questione di politica interna ed estera, sono risultati degni di essere affrontati. Abbiamo assistito invece solo alla più tronfia e becera esaltazione del capo, di colui che dovrebbe portare il partito alla maggioranza assoluta, unico grande obiettivo per la neonata formazione politica. Vi è stato poi il terremoto che ha colpito l’Aquila e il suo circondario, una catastrofe che lo sciame sismico da mesi annunciava e che si è puntualmente verificata. Il presidente Berlusconi ha sapientemente colto la tragica occasione per dare briglia sciolta al suo irrefrenabile e demagogico populismo : non si contano le volte che, dopo la tragica notte tra il 5 e 6 aprile, si è recato nella città martoriata dal sisma, promettendo tutti gli aiuti possibili, nel contatto vivo e continuo con la gente, preannunciando interventi a raffica da parte del Governo. Va detto subito, a questo punto, che la Protezione Civile, il corpo dei Vigili del Fuoco, il grande serbatoio dei volontari, hanno dato tutti il massimo possibile per alleviare le condizioni dei terremotati aquilani rimasti all’addiaccio senza più casa e colpiti nei loro affetti più cari dal ritrovamento di tanti morti. Tutti perciò si sono resi benemeriti difronte alla popolazione così gravemente colpita e a tutti va reso il più esteso ringraziamento. Ma le immagini televisive troppo spesso indugiavano sulla figura del Premier,quale quella del capo che tutto dirigeva e controllava. Nelle innumerevoli dichiarazioni che Berlusconi snocciolava a tambur battente, ogni tanto però usciva dal seminato ed eccolo allora lì a tirar fuori pubblicamente la questione, che sembra attualmente essere la sua preferita, di come dare più potere al capo del Governo con la conseguente riforma costituzionale presidenzialista dello Stato. L’ultimo exploit di Berlusconi in Abruzzo è stato il ripetersi di quanto fece a Napoli, al tempo dell’esplodere del problema dei rifiuti : la convocazione di un Consiglio dei Ministri nella città terremotata. Questo, in tutta evidenza , nella convinzione che se la cosa aveva sortito effetto positivo sul consenso da parte della popolazione partenopea lo stesso si sarebbe ripetuto nel capoluogo abruzzase. Veramente non ci sarebbe da esserne tanto sicuri, a Napoli c’erano mucchi di spazzatura da rimuovere dalle strade, all’Aquila ci sono stati i morti, quasi trecento, e tanti edifici pubblici e privati da ricostruire. Ma tant’è, Berlusconi su queste cose è maestro e sa che, nel progressivo sbrindellarsi della coscienza politica degli italiani, tutto è possibile. Veniamo quindi al punto nodale del discorso che rende così preoccupante lo sviluppo nei prossimi mesi della situazione politica italiana. Un grande successo della destra Berlusconiana nelle imminenti elezioni europee e in quelle amministrative parziali del 6 e 7 giugno prossimi, renderebbero irrefrenabile la spinta per un cambiamento costituzionale del Paese in senso autoritario e dirigista. Anche perché la drastica selezione tra gli oppositori, generata dalle ultime elezioni politiche, ha notevolmente indebolito la capacità di reazione alle incalzanti trasformazioni populiste e demagogiche che Berlusconi ha già realizzato ( nella giustizia, nella scuola e nell’università, nelle questioni dell’etica e della laicità dello Stato, nel rapporto delle Istituzioni coi sindacati tra i quali, con la complicità di CISL e UIL, è stata messa all’angolo la CGIL, nella riforma autoritaria della Pubblica Amministrazione, etc, etc.). Purtroppo a fronte di una destra imbaldanzita, abbiamo un Partito Democratico che sembra vivere uno stato pre-agonico della sua esistenza. Il successo ottenuto, grazie alla propaganda sul voto utile, sul voto che conta, alle ultime elezioni politiche, è ormai solo un pallido ricordo. Le sue divisioni interne si sono fortemente accentuate, con la crisi della segreteria Veltroni, dopo gli ultimi clamorosi insuccessi elettorali in Abruzzo e Sardegna. Diventa sempre più esigente e arrogante al suo interno la corrente di c/destra di Rutelli e dei teodem, che hanno avuto parte rilevante nelle recenti gravi incertezze del PD sulle questioni del testamento biologico sollevate dal caso Englaro. I linguaggi al vertice del gruppo dirigente ex DS si sono moltiplicati e sembra assistere ad una situazione “ dell’un contro gli altri armato”. Gli scontri sulle candidature alle prossime elezioni europee sono la prova indiscutibile di uno stato di crisi endemica di un Partito che si era pomposamente definito a vocazione maggioritaria all’atto della sua costituzione. Una ripresa elettorale del PD appare oggi pressocchè utopistica per non dire impossibile. Il Partito sta pagando amaramente la sua confusa amalgama interclassista, il suo abbandono di ogni appartenenza alla sinistra e il suo riposizionarsi su posizioni centriste come conseguenza di un velleitario schierarsi sui modelli americani, storicamente impossibili ad essere riciclati in Europa. Resta pertanto valido e aggiungerei indispensabile il discorso sulla ricostruzione di una sinistra democratica e socialista nel paese. L’attuale crisi economica e finanziaria che sconvolge il mondo intero è infatti la riprova di quanto abbia pesato l’assenza di una forte componente di sinistra nello sviluppo dei processi economici mondiali negli ultimi quindici venti anni. Nel nostro paese abbiamo assistito alla metamorfosi inspiegabile di una sinistra che da posizioni fortemente centraliste e collegate alla esistenza e alla difesa di un esteso Welfare State, si è attestata su una posizione di accettazione acritica della svolta liberista in economia per finire col subire lo smantellamento di pilastri fondamentali della sua politica. Si veda ad esempio l’indebolimento di ogni politica tesa a difendere il lavoro quale fondante della società e così individuato dall’art.1 della nostra Costituzione.. Oggi il sistema economico fondato sull’assoluto dominio del libero mercato, sull’esclusione tassativa dello Stato dall’intervenire sull’andamento dei processi economici, è entrato profondamente in crisi. In America , così come nelle più grandi nazioni europee, è lo Stato che sta profondendo milioni di dollari del suo erario, pagato dai contribuenti, per salvare le banche e le imprese industriali in crisi irreversibile mentre migliaia e migliaia di disoccupati aumentano rapidamente in tutti i paesi più avanzati del globo. Si sta delineando però una linea di comportamento da parte dei fautori del liberismo, che accettano il ritorno ad un ruolo preminente dello Stato solo in via temporanea, pronti a rimettere in auge il sistema del libero mercato senza alcuna regola non appena se ne presentano le condizioni. Purtroppo la sinistra in Europa, ed anche in Italia, tace quasi a confermare la sua pochezza politica. Il tentativo effettuato nel ns paese in occasione delle ultime elezioni politiche di riunificare sotto un unico simbolo le forze sparse della vecchia sinistra è miseramente fallito. Assistiamo ora, in previsione delle elezioni europee di giugno, a un nuovo sforzo di ricostituire una area di sinistra. Sono previste infatti per questo turno elettorale la presentazione di due schieramenti grosso modo assimilabili alla sinistra politica. Solo una di queste, però, denominata “Sinistra e libertà” , che raccoglie forze di sinistra democratiche, socialiste, laiche ed ambientaliste, ci sembra avere le carte in regola per rappresentare un buon punto di partenza, quale che sia l’esito elettorale , per una ripresa politica della sinistra. Quella che invece mette insieme due raggruppamenti che ancora si fregiano del nome di comunisti sotto il simbolo della falce e martello, ci sembra solo un patetico,nostalgico tentativo di riesumare il passato senza nessun progetto per il futuro. Se però la nuova sinistra non sarà in grado di formulare un progetto compatibile di ripresa della economia attraverso un processo di regolamentazione e di direzione dei fenomeni economici da parte delle istituzioni che rappresentano la collettività dei cittadini e di presentarlo celermente a tutti, essa sarà espulsa inevitabilmente dal corso della storia. Se dalla crisi il libero mercato riuscirà ad uscirne senza essere colpito nei suoi assunti fondamentali, per la sinistra il colpo sarà mortale. Ma esso non dovrà essere imputato alla inesorabilità delle leggi economiche ma solo alle carenze organiche e politiche delle forze di sinistra che si riveleranno così incapaci strutturalmente di intervenire e contare sulle grandi questioni economiche che assillano il mondo in generale e il nostro paese in particolare.
Giorgio Pesce Esecutivo Regionale del Lazio del Partito Socialista |
https://blog.libero.it/socialismo/trackback.php?msg=6933897
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
SOCIALISMO E ANTIFASCISMO
Rodolfo Morandi
Il Socialismo dei fratelli Rosselli di Carlo Felici
Da un'antica ferita ad una prossima resurrezione di Carlo Felici
L'assassinio dei fratelli Rosselli di Carlo Felici
Un appello di Carlo Rosselli ai comunisti che sembra scritto ieri di Carlo Felici
Non una somma di etichette ma un insieme di valori di Carlo Felici
Sull'attualità del 25 Aprile di Luca Fantò
La Festa d'Aprile di Nicolino Corrado
Sembra scritta da poco, anzi, pochissimo di Carlo Felici
Il Centro socialista interno (1934-1939)- appunti per un dibattito su antifascismo e unità di classe di Marco Zanier
parte prima
parte seconda
parte terza
parte quarta
parte quinta
MARXIANA
Karl Marx
Costituzione, neoliberismo, nuove povertà di Marco Foroni
Sulle teorie del valore di Renato Gatti
Le crisi di Renato Gatti
parte prima
parte seconda
Globalizzazione i compiti della Sinistra di Franco Bartolomei
note del Coordinamento del Forum di SocialismoeSinistra
La crisi e i suoi rimedi di Renato Gatti
Al papa sarebbe necessario un poco di marxismo di Leonardo Boff
Note e riflessioni su socialismo, comunismo e capitalismo di Giuseppe Giudice
L’anticipazione del nostro tempo. Marx, la sinistra e il recupero delle solidità di Marco Foroni
________________________________
MARXIANA .
Karl Marx
Karl Kautsky ed Otto Bauer: due grandi maestri del socialismo dimenticati. Giuliano Amato: un maestro del non-socialismo da dimenticare di Giuseppe Giudice
Ragionando su Marx e Kautsky di Renato Gatti
__________________________
I TEMI DEL SOCIALISMO ITALIANO
Francesco De Martino
La risorgiva socialista di Carlo Felici
Eppure il vento soffia ancora di Carlo Felici
I TEMI DEL SOCIALISMO INTERNAZIONALE
Willy Brandt Verso un nuovo ordine mondiale di Leopold Sédar Senghor note del Coordinamento del Forum SocialismoeSinistra La guerra infinita di Giorgio Pesce
Noam Chomsky - "Pirati e imperatori"- la guerra al terrorismo e le ipocrisie dell'Occidente di Marcella Guidoni
Il sogno americano del "socialista" Barack Obama di Nicolino Corrado
Le responsabilità e il dovere del Socialismo Europeo di Franco Bartolomei
Una socialdemocrazia globale di Nicolino Corrado
Di fronte alla crisi mondiale, tre sfide per la socialdemocrazia di Kevin Rudd
Appuntamento a Pittsburgh di Renato Gatti
I TEMI DEL SOCIALISMO INTERNAZIONALE
I TEMI DEL SOCIALISMO ITALIANO
Riccardo Lombardi
Dopo il crollo del comunismo non ha più senso il dividersi tra socialisti e comunisti di Giuseppe Giudice
Ricominciare da Labriola di Carlo Felici
Berlinguer e Craxi: due progetti falliti, una sinistra distrutta di Giuseppe Giudice
Socialisti, l'anello debole ma inestimabile della sinistra italiana di Carlo Felici
I caratteri della crisi ed il compito dei Socialisti di Franco Bartolomei
Note e riflessioni su socialismo, comunismo e capitalismo di Giuseppe Giudice
Riccardo Lombardi: il riformismo come metodo democratico di trasformazione Socialista dei rapporti economici e sociali di Franco Bartolomei
Breve nota sul contingente gattopardesco di Carlo Felici
L'infinito e disperato salvataggio delle capre e dei cavoli di Carlo Felici
Angelo Ciufo - in ricordo di un amico, in memoria di un compagno di Stefano Pierpaoli
Documento programmatico dell'Associazione "Nuova Sinistra per il Socialismo" di Angelo Ciufo
Giacomo Matteotti ammi- nistratore pubblico di Marco Zanier
______________________________
PER COSTRUIRE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
I Nuclei Aziendali di Sinistra e Libertà di Marco Zanier
Avrà successo "Sinistra e Libertà"? di Gioacchino Assogna
I doveri della sinistra italiana di Franco Bartolomei
Io su Sinistra e Libertà la penso così di Luca Fantò
"Sinistra e libertà" il fuituro del Socialismo italiano di Franco Bartolomei
Socialismo e Libertà di Carlo Felici
Le tre fasi del socialismo di Renato Gatti
Libertà, e non solo per uno di Carlo Felici
Le elezioni europee di Gioacchino Assogna
Il grano e il loglio della Sinistra documento scritto da socialisti iscritti o senza tessera e da elettori si Sinistra e Libertà
Un nuovo sole contro l'arsenico e i vecchi merletti di Carlo Felici
Una nuova Sinistra per l'Italia è un sogno realizzabile? di Michele Ferro
PER COSTRUIRE SINISTRAECOLOGIA LIBERTA'
Ultimi commenti
Inviato da: socialismoesinistra
il 15/01/2010 alle 15:58
Inviato da: socialismoesinistra
il 01/01/2010 alle 22:29
Inviato da: socialismoesinistra
il 27/12/2009 alle 22:22
Inviato da: socialismoesinistra
il 21/12/2009 alle 12:38
Inviato da: socialismoesinistra
il 12/12/2009 alle 10:52
LINK PREFERITI
- Associazione Culturale Consequenze- Network di cultura partecipata
- Publius blog di economia e politica di Vincenzo Russo
- L'amministrazione del XVIII Municipio di Roma -Sito di Michele Ferro
- Romalaica - percorsi culturali e politici nella metropoli- blog di Marco Zanier
- SocialismoeSinistra - Sostenitori ufficiali su Facebook
- UILPA- Federazione Lavoratori Agenzie Fiscali
- Associazione Culturale "Forum Terzo Millennio
- Socialismo Sinistra e Libertà - Facebook
- io alle europee voto PSE e voto per Zapatero.....chi c'è c'e- Facebook
- Circolo Guido Calogero e Angelo Capitini- Genova
- Circolo Carlo Rosselli - Milano
- Movimento RadicalSocialista
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Area personale
Menu
socialismoesinistra@libero.it
Hai da proporre un articolo o un testo che ritieni interessante
da pubblicare con noi? contribuisci a far crescere la rivista e ne parleremo insieme.
POLITICA, LAVORO E SINDACATI
Giuseppe Di Vittorio
La settimana lavorativa di quattro giorni di Renato Gatti
Il premio di produttività nel nuovo modello contrattuale di Renato Gatti
Legge Biagi: aut aut, applicazione integrale secondo modelli europei o abolizione immediata di Carlo Felici
Stipendi cresciuti del 3.5% di Renato Gatti
Il Governo all'attacco dell'unità sindacale e della Costituzione di Giorgio Pesce
Riflessioni sul Convegno sul lavoro di Renato Gatti
I giovani socialisti stanno dalla parte dei lavoratori di Paolo Cola
l progetto per la transizione alla Flexsecurity di Renato Gatti
Decreti anticrisi e Riforma dei Contratti di Paolo Cola
La Costituzione e il lavoro di Marco Foroni
Il caso Fiat-Crysler di Renato Gatti
ATTENZIONE NON E' UNA TESTATA GIORNALISTICA
POLITICA LAVORO E SINDACATI
Gino Giugni
Partito e/o Sindacato del Sud di Vincenzo Russo
Un punto chiaro sulla globalizzazione di Renato Gatti
Lo Statuto dei lavoratori di Giacomo Brodolini di Marco Foroni
L'adesione della CGIL alla manifestazione nazionale antirazzista del 17 Ottobre 2009
_____________________________
ECONOMIA E SOCIETA'
John Maynard Keynes
Convegno sulla crisi finan- ziaria di Renato Gatti
I provvedimenti contro la crisi di Renato Gatti
Governanti allo sbaraglio di Gioacchino Assogna
A proposito di pensioni di Gioacchino Assogna
Perché la crisi attuale è una crisi “di sistema” di Franco Bartolomei
Economia ferragostana di Renato Gatti
Un circolo vizioso mortale di Leonardo Boff
La crisi è finita? di Renato Gatti
parte prima
parte seconda
Economia e secessionismo di Renato Gatti
EMANCIPAZIONE FEMMINILE
ECONOMIA E SOCIETA'
Rosa Luxembourg
"Il Socialismo europeo e la crisi del Capitalismo" di Franco Bartolomei e Renato Gatti
parte prima
parte seconda
Riflessioni sul sistema fiscale italiano di Roberto Cefalo
Il documento di Sociali- smoeSinistra per la commissione economica del partito
Uscire dal tunnel di Renato Gatti
I caratteri della crisi ed il compito dei Socialisti di Franco Bartolomei
Tutto come prima? Una riflessione sul "general intellect" di Renato Gatti
Lettura politica della crisi economica attuale di Alberto Ferrari
PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA
Democrazia nei Partiti e rapporto coi cittadini di Marco Zanier
Berlusconi e la negazione della democrazia partecipativa e deliberativa di Vincenzo Russo
Cominciamo a parlare di referendum di Renato Gatti
La fine della democrazia rappresentativa di Marco Zanier
Come si può trasformare una democrazia di Michele Ferro
CULTURA E SOCIETA'
Democrazia e cultura. Rapporto tra intellettuali e opinione pubblica nella democrazia dei mezzi di comunicazione di massa- Evoluzione della figura dell'intellettuale nella società italiana. Relazione al Primo Convegno Nazionale dell'Associazione Culturale"Consequenze" di Franco Bartolomei
Relazione introduttiva al Primo Convegno Nazionale dell'Associazione Culturale"Consequenze" di Stefano Pierpaoli Il pensiero laico di Renato Gatti
CULTURA E SOCIETA'
Il male cremastico globale ovvero la droga del profitto di Carlo Felici
Democrito: un libertario non materialista di Carlo Felici
Cattivi pensieri sul mondo degli intellettuali italiani di Stefano Pierpaoli
Nasce il popolo della libertà - Alcune considerazioni in fatto di egemonia culturale di Renato Gatti
Stato, Chiesa , Massoneria, e Sinistra di Franco Bartolomei
La Teologia della Liberazione di Carlo Felici
L'egemonia culturale di Renato Gatti
Il ruolo sociale dell’arte di Stefano Pierpaoli
PRINCIPI ISPIRATORI E PROGRAMMA D'AZIONE
L'Associazione SocialismoeSinistra, ispirandosi ai principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, persegue la promozione dei valori di libertà, di solidarietà e di eguaglianza nella vita politica, sociale e culturale del Paese.
L’Associazione considera il principio della laicità dello Stato e della libertà nelle professioni religiose, affermato dalla Costituzione, un valore di riferimento a cui ispirare la propria azione politica, ed intende perseguire la effettiva affermazione del principio di legalità, nel quadro dei valori costituzionali, quale elemento fondamentale di una riforma democratica dello Stato che restituisca ai cittadini della Repubblica la certezza nella legittimità, nella imparzialità, e nella correttezza della sua attività amministrativa ad ogni livello.
L'Associazione SocialismoeSinistra fonda la propria azione politica sulla convinzione che la crisi delle economie dei paesi sviluppati abbia assunto i caratteri di una crisi di sistema, tale da incrinare la fiducia collettiva in un futuro caratterizzato dai livelli di garanzia sociale finora conosciuti, e cancellare l’egemonia delle idee-forza liberiste, neoconservatrici e tecnocratiche attorno a cui l’Occidente ha consolidato gli equilibri di potere responsabili dei processi economici, finanziari e sociali oggi entrati in crisi.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene che la Sinistra italiana debba necessariamente ripensare la propria impostazione culturale e programmatica rispetto alla profondità della crisi che sta coinvolgendo il capitalismo a livello globale, recuperando appieno una concezione del riformismo socialista fondata sulla affermazione della superiorità del momento della decisione politica rispetto alla centralità degli interessi del mercato, nuovamente proiettata a perseguire una trasformazione strutturale degli assetti economici e sociali, ed in grado di individuare un diverso modello di sviluppo, diversi parametri di riferimento della qualità della vita della società, e nuove regole di controllo sociale delle variabili economiche.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene quindi che questo nuovo percorso politico passi attraverso una ristrutturazione di tutta la Sinistra essendo evidente che la straordinarietà della crisi implica il superamento della distinzione tra coloro che provengono dalle file del socialismo europeo e chi si è finora riconosciuto in esperienze politiche nominalmente più radicali.
L'Associazione SocialismoeSinistra si costituisce al fine di rendere possibile questo grande progetto di ricostruzione della Sinistra italiana, di rinnovamento democratico della società e di riforma dello Stato. (Art. 2 dello Statuto dell'Asso- ciazione SocialismoeSinistra )
Clicca e leggi per intero lo Statuto dell'Associazione SocialismoeSinistra