PAESI SOCIALISTI

UNA GRANDE OPERAZIONE VERITA', CONTRO IL FASCISMO !


La Corte d’Appello di Baghdad ha confermato la condanna a morte del presidente Saddam Hussein, già emessa dalla “giustizia” di un Paese sotto assedio, occupato e dilaniato dall’imperialismo americano.   E’ l’ultimo atto di un dramma senza fine, di una campagna barbara di devastazione di un paese sovrano, occupato con metodi che ricordano molto da vicino quelli delle SS.   Abbiamo visto Falluja rasa al suolo, come Varsavia sotto il fuoco hitleriano. Oggi, con la condanna del Presidente, sul mondo si è affacciato esplicitamente il NUOVO FASCISMO, una Potenza imperialista che, occupando un Paese sovrano sulla base di menzogne e di teoremi infondati, sulla scia di una strategia della tensione (11 settembre) elaborata per  definire una nuova fase di dominio di mercati e risorse, ci parla oggi del più totale scollamento tra civiltà umana,autodeterminazione dei popoli e presunti difensori della “democrazia”.   Oggi,mentre assistiamo alla condanna a morte emessa da un tribunale diretto dagli Usa (talmente grottesco da far insorgere larghi settori della comunità internazionale, pur non esenti da gravi colpe e responsabilità, non certamente amici dell’Iraq Libero e progressista di Saddam), viene cancellata dai notiziari di regime e di propaganda, quella che è la sola espressione democratica e civile di un paese distrutto: la partecipazione straordinaria ai movimenti di resistenza, di massa e popolari, diffusi nella società; un fatto che ha raggiunto livelli inimmaginabili. Questa democrazia reale, dal basso, grida “gloria” al suo Presidente. Perché ?   Perché in Saddam c’è la storia di un percorso originale, progressista, laico, tollerante, il percorso di un paese arabo che esprimeva un vicepresidente cristiano (in Italia sarebbe possibile un vicepremier musulmano ? Dove sta la civiltà ?), un paese che è stato osteggiato fin dall’inizio della sua rivoluzione progressista, dall’imperialismo, perché vicino all’Urss, ai popoli liberi ed in lotta contro l’imperialismo. Analisti poco attenti e di propaganda non hanno mai permesso agli uomini liberi di guardare con serietà e rigore a quella storia. Vi sono state sempre storture, sguardi superficiali, convinzioni tanto diffuse quanto errate. Come l’idea di una presunta alleanza USA-Iraq contro l’Iran, salvo poi dimenticarsi dell’affare Iran-Contras e delle armi vendute dagli Usa all’Iran contro l’Iraq (il tutto rientrante in una strategia per favorire una guerra di distruzione trai due paesi in chiave antiUrss). Saddam Hussein fu amico del socialismo. Guardò con simpatia, nel 91, al tentativo dei militari comunisti sovietici di salvare l’Urss. Fu aiutato, sostenuto da tutti i Paesi socialisti liberi, amato come un padre in Palestina, dalle forze laiche, dalle sinistre.    Ridotto dalla propaganda ad un brutale “gasatore” di bambini. Un modo di governare coscienze, menti ed informazione da rimanere disgustati, da vomito.    Perché chi costruiva queste menzogne ordinava ai propri soldati di torturare un civile, di stuprare una bambina irakena, di radere al suolo una città, un villaggio, magari bruciando vivi tutti gli abitanti, di assassinare una persona o altre 10 o 30 o 50 (sono quasi un milione i morti civili irakeni dall’inizio dell’occupazione)   Saddam Hussein ha un'unica colpa. Quella di aver guidato un paese non allineato all’imperialismo. Saddam Hussein non ha mai commesso i crimini di cui ci parla la propaganda Usa e di cui sbraitano i nostri media. Il presunto massacro dei curdi per il quale dovrebbe pagare con la vita non è MAI AVVENUTO. L’azione in questione, contro un villaggio popolato da terroristi curdi, rientrava nell’ambito della legittima difesa del governo della Repubblica dell’Iraq. Quel gruppo (l’azione causò la morte di qualche decina di curdi…numero gonfiato dalla propaganda ) aveva preparato ed eseguito attentati contro il Presidente e contro altri membri del partito Baath.   Abbiamo chiamato questa giustizia “fascista”. Quella degli Stati Uniti d’America è una strategia terroristica di egemonia economico-politica del mondo. Il capitalismo è entrato in uno stadio terroristico e barbarico. Le sue articolazioni sono tribunali finti, occupazioni militari, governi fantoccio, nuove Falluja. Questo è lo scenario nel quale viene eseguita la condanna al Presidente di un paese libero. Insorgano i popoli del mondo ! Dello sdegno di governi europei ed intellettuali contro la pena di morte, non sappiamo cosa farcene ! Serve una grande operazione verità sulla storia dell’Iraq di Saddam Hussein, per mostrare al mondo, alle giovani generazioni, che razza di bugiardi e di delinquenti sono coloro che oggi avvelenano i popoli del mondo e la pace.