PAESI SOCIALISTI

NORIMBERGA AL CONTRARIO


Il mondo è capovolto.   Sono quasi un milione i morti del genocidio Usa in Iraq. Il genocidio frutto di una guerra neocoloniale per il petrolio ed il controllo dell’area mediorientale che molti analisti e tante belle anime “della sinistra” sembrano oggi dimenticare. La violenza di una brutale occupazione di un paese sovrano, l’imposizione di un regime fantoccio protetto dalle armi di un esercito straniero, la crisi economica e sociale dilagante nel paese, milioni di disoccupati, miseria, manifestazioni popolari quotidiane di lavoratori, donne, masse, contro il nuovo regime (oscurate dai media), una brutale campagna di repressione fatta di rastrellamenti, torture, stupri. Sono i segni sanguinolenti della politica estera degli Stati Uniti, la potenza che oggi controlla l’Iraq e che decide della vita del suo presidente dopo aver devastato il Paese ed aver mostrato al mondo la barbarie delle vessazioni e delle pene corporali, dell’assassinio a sangue freddo di innocenti e civili. Norimberga è oggi capovolta. Capovolto il suo senso storico.   Oggi i criminali di guerra processano i leaders dei paesi occupati, devastati; i costruttori di lager ed i torturatori processano e condannano a morte il presidente di un paese libero; oggi i nuovi nazisti processano coloro che non hanno abbassato la testa di fronte all’imperialismo.