Un po' di me

Poichè ogni inizio


Sono entrambi convintiche fu un improvviso sentimento a unirli.Com’è bella tanta certezzama l’incertezza è ancor più bella.Pensano che non conoscendosi prima,nulla sia mai avvenuto tra loro.Ma che diranno mai le strade, le scale, i corridoinei quali da tempo han potuto incrociarsi?Vorrei chieder lorose per caso ricordano-forse una volta tra le porte girevoliun faccia a faccia?un qualche “scusi” nella calca?l’eco di un “ha sbagliato” al telefono?- ma conosco la risposta.No, non ricordano.Grande sarebbe la sorpresa,a saper che ormai da tempoli ha presi in giro il caso.Pronto non era ancoraa mutar per loro in sorte,li ha tenuti vicini e poi lontani,gli ha sbarrato la strada esoffocando il risocon un salto si è fatto da parte.Furono segni, segnali,ben poco importa se oscuri.Forse attimi or sonooppure il martedì recentenon volò via quella piccola fogliadi spalla in spalla?Qualcosa venne perso e qualcosa raccolto.Chissà se cominciò già con la pallain quei cespugli d’infanzia?Furono maniglie e campanelli,su cui di buon ‘orail tocco si posò sul tocco.Valigie appaiate nel deposito bagagli.Fu forse un sogno uguale nella notte,scomparso d’improvviso col risveglio.Poichè ogni inizioè solo un seguito,e il libro degli eventiresta pur sempre a metà aperto.