A proposito di Eluana, mi permetto di scrivere anche il mio pensiero. In fondo lo hanno fatto tutti, e tutti ogni giorno si danno battaglia - spesso strumentalizzata - per schierarsi pro o contro la fine della vita. Fermo restando che sono sempre per la vita, negli anni ho visto morire mio padre e uno zio e ho visto come sono arrivati a quel giorno. E talvolta ho pensato che pur di non vedere un padre che era grande e aveva grandi mani, diventare piccolo come un bambino per colpa della malattia, ho pensato che Dio doveva prenderselo prima, magari nel sonno. Ma ho anche pensato (e lo faccio tuttora) che Dio possa dare ancora un'altra speranza, e che domani si trovi miracolosamente il modo definitivo per sconfiggere il cancro. Nessuno - anche se in molti ci provano in nome della scienza o della religione - può davvero sapere che cosa sta provando Eluana. E nessuno può capire che cosa provano padre e madre. 17 anni di speranza ma - aggiungo - 17 anni in cui hanno potuto vederla ancora seppur nelle condizioni in cui si trova. Io ora ragiono da padre. Ragiono con la mia estrema sensibilità, il mio amore, la mia passione, il mio sentimento forte. Se per 17 anni sono riuscito a vivere sapendo che al mio risveglio potevo comunque vedere mia figlia, il sangue del mio sangue, sicuramente continuerei a farlo. Vedere mia figlia ogni mattina anche se non mi può parlare, diventerebbe un passo irrinunciabile di ogni mia giornata. E forse spererei di morire prima di lei...per non vederla morire...