voglia di....

SOGNO.........


POESIEAlcune tra le più amateEmily  Dickinson - Il PassatoFernando Pessoa - Non sto pensando a nienteGiacomo Leopardi - A SilviaGiacomo Leopardi - L'InfinitoGiosuè  Carducci - Pianto AnticoGiovanni Pascoli - La tessitriceHermann Hesse - Io ti chiesiJacques Prévert - Questo amore Jacques Prévert - Paris at nightNazim Hikmet - Il più bello dei mariNazim Hikmet - Anima miaNazim Hikmet - Sei la mia schiavitù sei la mia libertàNazim  Hikmet - Ciò che ho scritto di noi Pablo Neruda - Il tuo sorrisoPablo Neruda - Giochi ogni giorno Pablo Neruda - Nuda sei sempliceSalomone - Cantico dei cantici 3Davide - Salmo 137William Shakespeare - Romeo e GiuliettaLa danza degli impiccatiLa pioggia nel pinetoLe Vostre Poesiealtre poesie di. . . . . TESTIArticolo 31 - DomaniFabrizio de André - Fiume Sand CreekFabrizio de André - Il pescatoreFabrizio de André - Via Del CampoFrancesco Renga - Tracce di teGino Paoli - Senza fineGiorgia - Gocce di memorieJim Morrison L. Tenco - Lontano, lontanoL. Tenco - Un giorno dopo l'altroLucio Battisti - EmozioniLucio Battisti - Pensieri e paroleLucio Dalla - La casa in riva al mareMina - E se DomaniMina - Il cielo in una stanzaClaudio Baglioni - Le ragazze dell'EstPaolo Conte - Pesce veloce del BalticoVasco Rossi - Sally Impressioni di SettembreMoonlight Shadow   
Web www.SfondItalia.it TORNA A POESIEHome - Sfondi d'Autore - Mappa Italia - Natura - Mare - Montagna - Animali Insetti - Sfondi Insoliti - Luoghi - Bellissime - Winter - Quadri - Stereogrammi Poesie (Neruda) (Hikmet) (Pessoa) - Poesie Vostre - Favole - Cartoni Animati Brescia - Venezia - Toscana - Disneyland - Seychelles - Foto Vostre - CollaboraIl PassatoE' una curiosa creatura il passatoEd a guardarlo in visoSi può approdare all'estasiO alla disperazione. Se qualcuno l'incontra disarmato,Presto, gli grido, fuggi!Quelle sue munizioni arrugginitePossono ancora uccidere!- Emily DickinsonTORNA A INIZIO PAGINANon sto pensando a nienteNon sto pensando a niente, e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente, mi è gradita come l'aria notturna, fresca in confronto all'estate calda del giorno. Che bello, non sto pensando a niente!Non pensare a niente è avere l'anima propria e intera. Non pensare a nienteè vivere intimamenteil flusso e riflusso della vita... Non sto pensando a niente. E' come se mi fossi appoggiato male. Un dolore nella schiena o sul fianco, un sapore amaro nella bocca della mia anima:perché, in fin dei conti, non sto pensando a niente, ma proprio a niente, a niente...- Fernando PessoaTORNA A INIZIO PAGINAA SilviaSilvia, rimembri ancoraquel tempo della tua vita mortale,quando beltà splendeanegli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,e tu, lieta e pensosa, il limitare di gioventù salivi? Sonavan le quietestanze, e le vie dintorno,al tuo perpetuo canto,allor che all'opre femminili intenta sedevi, assai contentadi quel vago avvenir che in mente avevi.Era il maggio odoroso: e tu solevicosì menare il giorno.Io gli studi leggiadri talor lasciando e le sudate carte,ove il tempo mio primoe di me si spendea la miglior parte,d'in su i veroni del paterno ostelloporgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloceche percorrea la faticosa tela.Mirava il ciel sereno,le vie dorate e gli orti,e quinci il mar da lungi, e quindi il monte. Lingua mortal non dicequel ch'io sentiva in seno.Che pensieri soavi,che speranze, che cori, o Silvia mia!Quale allor ci apparia la vita umana e il fato!Quando sovviemmi di cotanta speme,un affetto mi premeacerbo e sconsolato,e tornami a doler di mia sventura. O natura, o natura,perché non rendi poiquel che prometti allor? perché di tantoinganni i figli tuoi?Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, da chiuso morbo combattuta e vinta,perivi, o tenerella. E non vedeviil fior degli anni tuoi;non ti molceva il corela dolce lode or delle negre chiome, or degli sguardi innamorati e schivi;né teco le compagne ai dì festiviragionavan d'amore.Anche peria tra pocola speranza mia dolce: agli anni miei anche negaro i fatila giovanezza. Ahi come,come passata sei,cara compagna dell'età mia nova,mia lacrimata speme! Questo è quel mondo? questii diletti, l'amor, l'opre, gli eventionde cotanto ragionammo insieme?questa la sorte dell'umane genti?All'apparir del vero tu, misera, cadesti: e con la manola fredda morte ed una tomba ignudamostravi di lontano.- Giacomo LeopardiTORNA A INIZIO PAGINAL'InfinitoSempre caro mi fu quest'ermo colle,e questa siepe, che da tanta partedell'ultimo orizzonte il guardo esclude.Ma sedendo e mirando, interminatispazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quieteio nel pensier mi fingo; ove per pocoil cor non si spaura. E come il ventoodo stormir tra queste piante, io quelloinfinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno,e le morte stagioni, e la presentee viva, e il suon di lei. Così tra questaimmensità s'annega il pensier mio:e il naufragar m'è dolce in questo mare.- Giacomo LeopardiTORNA A INIZIO PAGINAPianto AnticoL'albero a cui tendevila pargoletta mano,il verde melogranoda' bei vermigli fior,nel muto orto solingorinverdì tutto or orae giugno lo ristoradi luce e di calor.tu fior della mia piantapercossa e inaridita,tu dell'inutil vitaestremo unico fior,sei ne la terra fredda,sei ne la terra negra;né il sol più ti rallegrané ti risveglia amor.- Giosuè CarducciTORNA A INIZIO PAGINALa TessitriceMi son seduto su la panchettacome una volta... quanti anni fa?Ella, come una volta, s'è strettasu la panchetta. E non il suono d'una parola;solo un sorriso tutto pietà.La bianca mano lascia la spola.Piango, e le dico: Come ho potuto,dolce mio bene, partir da te?Piange, e mi dice d'un cenno muto:Come hai potuto?Con un sospiro quindi la cassatira del muto pettine a sé.Muta la spola passa e ripassa.Piango, e le chiedo: Perché non suonadunque l'arguto pettine più?Ella mi fissa timida e buona:Perché non suona?E piange, e piange - Mio dolce amore,non t'hanno detto? non lo sai tu?Io non son viva che nel tuo cuore.Morta! Si, morta! Se tesso, tessoper te soltanto; come, non so;in questa tela, sotto il cipresso,accanto alfine ti dormirò.- Giovanni PascoliTORNA A INIZIO PAGINAIo ti chiesiIo ti chiesi perché i tuoi occhisi soffermano nei mieicome una casta stella del cieloin un oscuro flutto. Mi hai guardato a lungocome si saggia un bimbo con lo sguardo,mi hai detto poi, con gentilezza:ti voglio bene, perché sei tanto triste- Hermann HesseTORNA A INIZIO PAGINAQuesto amoreQuesto amore Così violento Così fragile Così tenero Così disperato Questo amore Bello come il giorno Cattivo come il tempo Quando il tempo e cattivo Questo amore così vero Questo amore così bello Così felice Così gioioso Così irrisorio Tremante di paura come un bambino quando e buio Così sicuro dì sé Come un uomo tranquillo nel cuore della notte Questo amore che faceva paura Agli altri E li faceva parlare e impallidire Questo amore tenuto d'occhio Perché noi lo tenevamo d'occhioBraccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato Perché noi l'abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato Questo amore tutt'intero Così vivo ancora E baciato dal sole E' il tuo amore E' il mio amore E' quel che e stato Questa cosa sempre nuova Che non e mai cambiata Vera come una pianta Tremante come un uccello Calda viva come l'estate Sia tu che io possiamo Andare e tornare possiamo Dimenticare E poi riaddormentarci Svegliarci soffrire invecchiare Addormentarci ancora Sognarci della morte Ringiovanire E svegli sorridere ridere Il nostro amore non si muove Testardo come un mulo Vivo come il desiderio Crudele come la memoria Stupido come i rimpianti Tenero come il ricordo Freddo come il marmo Bello come il giorno Fragile come un bambino Ci guarda sorridendo Ci parla senza direE io l'ascolto tremandoE gridoGrido per teGrido per meTi supplicoPer te per me per tutti quelli che si amanoE che si sono amatiOh sì gli gridoPer te per me per tutti gli altriChe non conoscoResta dove seiNon andartene viaResta dov'eri un tempoResta dove seiNon muovertiNon te ne andareNoi che siamo amati noi t'abbiamoDimenticatoTu non dimenticarciNon avevamo che te sulla terraNon lasciarci morire assideratiLontano sempre più lontanoDove tu vuoiDacci un segno di vitaPiù tardi, più tardi, di notteNella foresta del ricordoSorgi improvvisoTendici la manoPortaci in salvo.- Jacques PrévertTORNA A INIZIO PAGINAParis at nightTre fiammiferi accesi uno per uno nella notteIl primo per vederti tutto il visoIl secondo per vederti gli occhiL'ultimo per vedere la tua boccaE tutto il buio per ricordarmi queste coseMentre ti stringo fra le braccia.- Jacques PrévertTORNA A INIZIO PAGINAIl più bello dei mariIl più bello dei mariè quello che non navigammo.Il più bello dei nostri figlinon è ancora cresciuto.I più belli dei nostri giorninon li abbiamo ancora vissuti.E quelloche vorrei dirti di più bellonon te l'ho ancora detto.- Nazim Hikmet