AnCoRa uNa VoLTa..

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Atti di violenza per motivi razziali ed etnici, lesioni personali, porto di armi e oggetti atti a offendere. Con queste accuse quattro ventenni sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo informativo di Milano al termine di un'indagine coordinata dal pubblico ministero Piero Basilone. L'attività investigativa ha riguardato una serie di episodi di violenza ai danni di membri della comunità filippina a Milano che il gruppo aveva messo di mira con ripetute aggressioni e minacce a sfondo razziale. Nei guai per gli stessi episodi sono finiti anche 12 minorenni deferiti alla procura dei minori. Di questi, avvertono i carabinieri, quattro erano già stati arrestati nell'ottobre del 2007 per spaccio di stupefacenti. In particolare, i fatti risalogno alla metà dello scorso anno quando, in diverse circostanze, giovani filippini che frequentavano la zona di piazza Prealpi e il parco di via Frassini, sono sono stati aggrediti in più occasioni dal gruppo di italiani che, armati di coltelli, mazze da baseball e spranghe di ferro, li volevano costringere a non frequentare più quelle zone, considerate "il proprio territorio". "Siete filippini?" chiedevano gli aggressori ai malcapitati, e in caso di risposta affermativa il gruppo partiva alla carica con mazze e coltelli. Tre gli episodi violenti denunciati, tutti nel maggio dello scorso anno. Le vittime, ragazzi e adulti originari delle Filippine, hanno riportato prognosi dagli otto ai venti giorni. Tra le aggressioni segnalate quella in via Jacopino da Tradate, lo scorso 20 maggio. In quell'occasione la furia del gruppo si era scatenata su una famiglia di filippini. I tre, marito, moglie e figlio 16enne, sono stati malmenati ed un loro connazionale, accorso in loro aiuto, è finito all'ospedale con ferite da arma da taglio. Dopo quell'aggressione "mio figlio non vuole più andare a scuola, ha il terrore ad uscire di casa, stiamo pensando di rimandarlo nelle Filippine per permettergli di riavere una vita normale" ha raccontato la madre del 16enne agli investigatori. Le altre due spedizioni punitive denunciate sono avvenute nei giardini di via Ajraghi, dove i "picchiatori" hanno infierito su un gruppetto di ragazzi filippini che stavano organizzando una festa, e nel parco di via dei Frassini, dove sono stati malmenati quattro giovani che giocavano a basket. "Le aggressioni per motivi razziali ed etnici sono particolarmente gravi perché in contrasto non solo con il codice penale ma con i principi della Costituzione. Così il procuratore aggiunto Armando Spataro, che con il pm Piero Basilone ha condotto l'indagine che ha portato all'arresto di quattro ventenni accusati di atti di violenza per motivi razziali, ha commentato le aggressioni nei confronti di una decina di giovani filippini nella zona di piazzale Prealpi. Episodi di questo tipo, ha detto il procuratore, sono "particolarmente gravi in questo momento storico di tensioni sui temi etnici". L'inchiesta è stata portata avanti in parallelo a un'analoga indagine della Procura dei minori, relativa a 12 minorenni coinvolti nelle stesse vicende. L'inchiesta è partita da una denuncia per un'aggressione del 20 maggio 2007 in via Jacopino da Tradate, in cui alcuni filippini sono stati aggrediti da tre italiani. IL mondo è bello perchè è vario...ma se deve andare cosi...non ci si può vivere..