morti che camminano

SECONDA PARTITA


Messa in archivio la prima partita passiamo alla seconda. E' il momento della new entry, una squadra che sulla carta parte svantaggiata ma che avrà da dire molto in campo. Parliamo del GIOVANNI INCULATO. Vediamo un pò la sua storia. Ha dovuto affrontare molte sfide prima di poter arrivare ad affrontare mostri sacri quali AMATO e DINI. 43 anni come operaio di fabbrica, la schiena distrutta, le ossa consumate, un mutuo ventennale, bollette ammassate negli anni difficili, una moglie e 3 figli da mantenere. E ora una meritata pensione, sudata, sofferta, e..........................POVERA. 1000 euro scarsi per una vita data allo STATO.Ma questo non lo ha fermato ed ora eccolo qui a sfidare il GIULIANO AMATOInizia la sfida e la differenza di potenziale si fà subito notare. Il DOTTOR SOTTILE si scatena fin da subito e attacca con uno stipendio da presidente della Treccani da 150.000 euro l'anno. L'INCULATO prova a rispondere con 3 anni di cassintegrazione. Un attacco sterile che non può impensierire il GIULIANO AMATO che infatti replica immediatamente con un incarico di "senior advisor" della Deutsche Bank. E' una partita a senso unico. L'AMATO fà manbassa dell'avversario che prova una timida reazione con 4500 euro di tasse universitarie per Luana, sua figlia. Niente da fare. E' un dominio già scritto, già annunciato, prevedibile fin dal primo secondo di gara. Il GIOVANNI INCULATO fà fede al suo nome e a quella che è stata tutta la sua vita. Mai ha potuto nulla contro la supremazia dei parassiti di questo Paese che non c'è. Mai ha potuto godere di qualche piccolo privilegio che lo facesse sentire tranquillo nel guardare negli occhi i problemi della vita. Problemi che MAI hanno potuto toccare il GIULIANO AMATO o il LAMBERTO DINI, padroni di tutto ciò che potessero controllare, succhiando il sangue dei poveri sacrificati. L'arbitro fischia e lo spettacolo termina. Partita finita e tanti saluti.