morti che camminano

IL PROFESSORE CHE PERSE LA PAROLA - SECONDA PARTE


..."NON SONO D'ACCORDO"...gli sguardi dei compagni puntano dritti verso Giovanni. La Nardulli con una smorfia di inquietudine irrompe con un perentorio "NON SEI D'ACCORDO SU COSA? NON SCHERZARE DAI" ..."E CHI SCHERZA" risponde il ragazzo che ora destina la sua attenzione sul prof Martino erettosi, col suo monologo, a baluardo della lotta contro la pena di morte. "SENTIAMO ALLORA" risponde il prof con un sorriso di sfida "DICCI LA TUA CORAGGIO". E Giovanni non aspetta altro. Dalla sua bocca escono non parole ma lame affilate che non sbagliano un colpo. La classe ascolta in rigoroso silenzio......................."deve sapere che io pranzo ogni giorno all'una in punto assieme a mio padre che puntualmente accende la tv per ascoltare il notiziario. E le notizie a cui assistiamo sono di questo genere: un bmw x5 investe un vigile uccidendolo, due uomini sparano in testa ad una bambina cinese di 6 mesi uccidendola, marito ammazza moglie, una banda di extracomunicari stupra una tredicenne, Sabrina strangola sua cugina per gelosia...Ora, mi pare che lei citasse l'opera di Beccaria, credo -sui diritti e sulle pene- o qualcosa del genere, in cui si palesa come ostinato sostenitore della malvagità che si cela nella pena capitale. Mi domando..se questo Beccaria avesse avuto la possibilità di guardare il tg, così come mio padre, avrebbe sostenuto con tanta veemenza le sue opinioni o si sarebbe fermato un attimo a riflettere? Ebbene professore, immagino che lei tenga conferenze in tutti gli atenei d'Italia sulle barbarie della pena di morte. Conferenze a ragazzi e ragazze, giovani e adulti, in aule enormi e stracolme di attenzione per le sue parole. Aule che immagino risuonino degli applausi di tutti coloro che, come lei, credono che punirela morte con la morte sia un atto contro natura. Ebbene proviamo ad immaginare queste grandi aule che all'improvviso si svuotano di tutti quegli studenti accorsi ad ascoltarla. Un silenzio surreale la circonda mentre lei, instancabile, continua a sostenere le sue idee a voce alta. Le porte si aprono e uno ad uno, lentamente, entrano i fantasmi di coloro i quali sono stati sottratti alla vita troppo presto. Madri, figli, bambine, uomini e donne vittime di omicidi che ogni giorno occupano la nostra vita rendendola sempre più preziosa. E lei è costretto a guardarli negli occhi mentre si siedono ad ascoltare la sua lezione, pronti ad essere convinti che la loro morte non può essere punita con la vendetta. Io le chiedo: QUESTO FIUME ININTERROTTO DI VITTIME INNOCENTI SCALFIREBBE LA SUA CONVINZIONE?""ahahaha che giovanotto interessante. Ottima parlantina. Ti rispondo subito. Assolutamente no. Sarei rattristato, certo, nel vedere tutti quei morti ma le mie idee volano più alte del becero desiderio di vendetta""ci credo prof...ad untratto però qualcosa cambia. Dalla porta fanno ingresso una donna ed una bambina che si tengono per mano. Erano a casa assieme, felici mentre attendevano il ritorno del padre che ora non vedranno più. Stuprate e sgozzate entrambe da qualcuno che scorrazza libero e che è forte del fatto che, in questo Paese che non c'è, non vi è punizione che possa ripagare il padre della sua perdita. Non due donne qualunque. Sua figlia e sua moglie ora siedono in prima fila e attendono. Attendono che lei provi a spiegare loro che quel bastardo che le ha uccise non merita di morire. Attendono. Attendono. Attendono....QUESTO SCALFIREBBE LA SUA CONVINZIONE?"La classe tace. La Nardulli tace. Tutti attendono una risposta dal professore. Attendono. Attendono.................