morti che camminano

AMMAZZIAMOLI TUTTI... prima parte


Un portone imponente si apre mostrando un Mondo velato da un placido silenzio. Entro. Una lunga navata separa l'immenso atrio in due ali maestose. Panche in legno di ciliegio schierate in ordine millimetrico. Fronte a me cinque grandi gradini siedono ai piedi di un altare fin troppo moderno. Alle spalle, immobile e imperturbabile, il Padrone di casa. Inchiodato alla sua croce, mi guarda ed io sono in soggezione. Mi siedo. Ospite benvoluto, come tutti i miei fratelli, alla corte del Re. Penso....Un uomo solo, perchè ha scelto di esserlo, si è sacrificato anche per me. Ha tutta la mia ammirazione, sincera. D'improvviso una domanda mi balena nella testa. Merito questo dono? La risposta non tarda ad arrivare. SI LO MERITO. Presuntuoso? Ci penso. Ancora. Ci penso. La risposta è netta, non lascia dubbi. Non sono presuntuoso. ME LO MERITO...Passa del tempo. Secondi, minuti, forse un'ora. Mi congedo dalla calda accoglienza di Colui che non mi ha chiesto dazio (credo). Lo saluto ed esco. Caldo sole di primavera. Mi guardo attorno. Persone. Camminano, si fermano, corrono, mangiano, lavorano, ridono, osservano una vetrina, inveiscono, guidano, si baciano, pensano, indaffarati nello scrivere la loro vita giorno per giorno, finchè Lui lo permetterà...Scrivo anchio la mia giornata iniziando a comprarmi una pepsi. Bevo. Il mio sguardo è ancora incredibilmente catturato da quel portone. Qualcosa mi dice che il DAZIO mi è stato chiesto e me ne stò accorgendo solo ora. Una seconda domanda mi balena nella testa, ancor più prepotente della prima...A COSA E' SERVITO TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO?continua...