morti che camminano

FESTA DELLA LIBERAZIONE


Occhi spenti. Pozzi bui senza fondo, senza fine. Fantasmi. Figure assenti, presenti solo come numeri di un tutto che da tempo ormai non è più niente. Marchiati, schedati, incatenati, incanalati, scoloriti, sbiaditi, denutriti, sfiniti, feriti. Della loro anima mutilati. Dei loro sogni derubati. Giorni che diventano mesi che diventano anni. Qualcuno ha nascosto il sole al nostro sguardo, rendendoci schiavi di un male senza fine. Un male fiero di sè, apparentemente imbattibile, invincibile, insuperabile......una.......................................................................due....................................................tre....................................quattro....................cinque.........sei.....lacrime. Precipitano al suolo creando frastuono. Lasciano un solco di insperata rivincita. Forse la luce non è poi così distante. Forse il male non è poi così imponente. Forse qualcuno di noi si accorgerà.. "a tutti coloro che in questo giorno sono stati LIBERATI, in tutti i modi in cui qualcuno può essere liberato..."