Il rospo

donna e uomo


Caratteristiche tecnicheDONNA. Bipede mammifero di sesso femminile dotato di doppio processore. Con il primo (la testa) gestisce le attività di ordinaria amministrazione. Con il secondo (il cuore) cura i rapporti sentimentali. La donna è dotata anche di due dischi rigidi da migliaia di  gigabyte che lavorano in parallelo come quelli dei server professionali. Ha una memoria di ferro e non fa nulla per nasconderlo.UOMO. Bipede mammone di sesso prevalentemente maschile dotato di triplo processore. Con il primo gestisce svogliatamente le attività di ordinaria amministrazione. Con il secondo cura i rapporti con la progenie e giura ammmore eterno a tutta la gnagna che gli capita a tiro, mentre il grosso delle sue attività è affidato a un microprocessore situato una spanna sotto l'ombelico. Il componente, di scarsa qualità e dalle basse prestazioni, si trova a lavorare sempre in situazione di sovraccarico, dando vita a ragionamenti insufficienti sotto ogni punto di vista... da qui il modo di dire: "hai appena detto una cazzata". Monta un disco rigido da pochi byte. Ha una scarsa capacità di immagazzinare informazioni e sovente dimentica date e circostanze, soprattutto quelle che gli fa comodo non ricordare.Aspetto fisicoDONNA. Si differisce dall'esemplare maschile per i tratti meno marcati e per la presenza di rigonfiamenti, come ad esempio, due bocce le cui dimensioni dipendono dalla buona sorte del soggetto o dalla bravura del chirurgo plastico al quale si affida. Le misure standard sono: Retromarcia - Primina - Prima - Seconda - Terza ecc. ecc... Il suo corpo è apparentemente implume ma nella maggioranza dei casi la sua superficie liscia è frutto di un instancabile lavoro di estirpazione e disboscamento, e nei casi più difficili, ricorre alla pratica degli incendi controllati. L'altezza è regolabile attraverso i tacchi e il colore della testa dipende da cosa ha fumato il suo parrucchiere.UOMO. L'altezza è resa costante dalla pubblica decenza. Monta sulla parte anteriore una specie di baule semisferico denominato volgarmente panza, della quale cura personalmente la crescita con attenzione ed orgoglio. E' generalmente ricoperto di peli, ai quali non presta attenzione, fatta eccezione per quelli del viso, che tortura ogni mattina con rasoi di ogni tipo al fine di ottenere un aspetto almeno decente. Ma la parte del corpo alla quale tiene di più è il rivestimento esterno del terzo processore, di forma tubolare. La sua dimensione si misura in centimetri e viene proposta in due versioni, come la velocità massima delle automobili: quella dichiarata e quella effettiva. Spesso (molto spesso) la differenza tra le due grandezze è a due cifre.HabitatDONNA. Lascia il nido materno solo per una tana certa, anche se da condividere con un uomo, tanto sa che una volta varcata la soglia, verrà investita per diritto divino, della carica di ministro delle finanze, degli interni e del tesoro. E che il contribuente (lui) non avrà mai nulla da criticare.UOMO. E' tutto ufficio, macchina, divano. Tende a lasciare il nido materno solo quando non ne può proprio fare a meno, o se un bipede mammifero gli propone di trovare una tana in comunione (dei beni)AlimentazioneDONNA. E' perennemente a dieta e in costante guerra con la bilancia. Si nutre di cose stranissime a base di componenti dal nome inquietante come il germe di grano e il bifidus attivo. Però quattro o cinque giorni al mese, in concomitanza con una circostanza fisiologica, simulando meschinamente un calo di zuccheri si rimette in paro e consuma la produzione semestrale della Ferrero. O si reca in un autogrill per acquistare il barattolino da tre chili di nutella che consuma usando il mestolo da minestra al posto del cucchiaino. Generalmente astemia, beve solo acque a zero grassi e senza particelle di sodio ('na tristezza), ma quando viene a contatto con gli alcoolici, e ci va giù pesante, la potete ammirare mentre si esibisce in balli tribali seminuda, sui banconi dei bar, e nei casi più gravi canta il proprio inno nazionale.UOMO. E' segretamente e perdutamente innamorato del suo colesterolo. Ingurgita solo quello che gli fa male. Raggiunta la maggiore età entra in simbiosi con la sua automobile e con il mondo motoristico in generale, e si convince che anche lui, per vivere, ha bisogno di carburante. Quindi beve qualsiasi liquido con gradazione alcoolica dai 4 ai 45 gradi in quantità esagerate, fino a che il processore numero due, detto anche la pompa, non gli comunica che si è appena aggiudicato un infarto, e allora si da una bella calmata.