Sogno diurno

Auguri per una Pasqua non pagana


 Le feste di Sisifo Ogni Natale ricomincia speranzoso di poter concludere l’opera titanica di riportare il macigno in cima alla montagna. Dopo lunga passione, giunto in cima, la pellicola si riavvolge e ricomincia da zero. Gli “dèi pagani” sono stati crudeli con Sisifo. Era tutto scontato. Ogni anno Sisifo ripercorre l’alienante titanico sforzo di ricominciare. Sisifo potrebbe decidere di non ricominciare, ma l’ossessione ormai è padrone di lui:  -  Gli dèi pagani hanno inserito nel mio codice il gene della ripetitività -  Ripete a se stesso rassegnato e deresponsabilizzato. La gioia dell’inizio. La disillusione nella solita fine. Dopo la resurrezione pasquale Sisifo aspetta nuovo Natale.  Ormai schiavo di sé non esce dalla catena circolare e riprende la titanica e crudele impresa.  Gli serve per non pensare. Gli serve per non volare. Dopo la resurrezione ritorno masochistico all’ossessivo rituale.  Potrebbe, ma gli “dèi pagani” non vogliono; “quegli dèi”, incuneatesi lì, nei meandri della sua corteccia. Potrebbe buttare il macigno e rompere le catene per volare, bestemmiando gli dèi pagani, verso la libertà vera: là! Verso lo Spirito. (DDV)