come seta al vento

Tore


La guardava da lontano.Lei sinuosa si muoveva ora lenta accarezzandosi i capelli, ora veloce  incurvando la schiena, creando un provocatorio gioco di pieni e vuoti.  Lui osservava ogni piega del suo corpo perfetto dal fondo del bicchiere smerigliato, lontano, con l’occhio famelico che si faceva largo tra qualche cubetto di ghiaccio quasi sciolto e le foglie di menta insapore.A passargli accanto a Flavio, si sentiva  un leggero profumo  di bucato appena steso: la camicia stirata poco  prima di uscire e il pantalone leggero griffato stridevano con gli abiti  sgualciti di chi ballava ormai da ore.Seduto da tutta la sera, indossava i più bei occhi blu del locale e il suo sorriso malinconico migliore, pensava  e guardava da ore e restava immobile.Lei, un'altra, lo aveva lasciato un giorno per caso.Lo aveva lasciato per un altro che amava, che amava già da tanto.La vita di Flavio era rimasta appesa a quella parola per mesi, si domandava ogni giorno quanto fosse tanto. Tanto dai primi mesi? Tanto da quella lite per il cane? Tanto da quel convegno a Milano? Quando aveva cominciato ad esistere quel tanto?E il tanto come un tarlo gli logorava il cervello, ogni giorno prendeva consistenza, diventava un’entità concreta, un perpetuo dubbio lancinante che calava ombra su ogni ricordo, che gettava sospetto  su ogni parola.Tanto.Aveva smesso di ballare. Era ferma in un angolo del bancone  a sorseggiare una CocaCola e a guardare.‘Mi alzo e vado da lei’ripeteva come un mantra. ‘In fondo devo ordinare qualcosa da bere e ne approfitto’  sollecitava il suo lato intraprendente.Immobile e seduto .L’amico Tore lo avrebbe preso a schiaffi se non fosse stato occupato a concludere la sua serata in qualche anfratto sudicio del locale. Lui che quando era stato lasciato dalla sua Rosalia per un bel torinese si era consolato con la sua frase preferita ‘le femmine tutte bottane sono’.‘Vai e prenditi quello che c’è da prendere, che tanto tutte bottane sono’ l’ultimo mantra prima di alzarsi dalla sedia e camminare sicuro verso una chioma di capelli castani scompigliati. Lui bello, sicuro, con Lei, l’altra, nel cuore e  con Tore nella testa: ‘tanto tutte bottane sono’.