come seta al vento

...e non termina l'affetto.


“Gioca gioca, fai la stronza tu vedi quando poi ti ricapita che prendi una sbandata come dio comanda, là mi faccio quattro risate”.  Lo diceva la mia amica quando la sera mi rimproverava, quando con sguardo torvo disapprovava e io facevo spallucce credendomi in una botte di ferro, in fondo è così refrattario il mio cuore  a sbandare: la mia amica ha riso recentemente, riso tanto e mi sta bene, credo!Ieri tu dall’altro capo, la tua voce che pensavo non avrei mai più risentito: tu, tosse raffreddore forse qualche linea di febbre.Io voce, tu silenzio. Muro contro cui le mie parole rimbalzano e tornano indietro.Non capisco. Non capisco proprio. Rido  e mi rimproveri: c’è serietà nella tua voce che stride con il mio puerile approccio scanzonato.Mi  richiami alla coerenza e io beh, io sarei pure coerente se sapessi a cosa essere coerente.Coerente al non sentirci più? Coerente al nostro aver chiuso le porte tante volte e averle riaperte altrettante? Bella roba la coerenza se ce ne fosse mai stata.Non capisco. Non capisco proprio.Viviamo a due velocità noi forse e nella mia fretta ho interpreto i tuoi ‘lenti’ silenzi e a quanto pare li ho interpretati male. Che novità aggiungerei.Pensavo che avremmo riso ieri sera. Mi sbagliavo.Come mi sbagliavo quando pensavo che te ne importasse qualcosa all’inizio o quando invece ero convinta non te ne importasse proprio niente dopo, qualsiasi cosa ho pensato era ed è sbagliata, credo.Hai ragione te, non c’è nulla da dire.Terminano le domande. Terminano le risposte. Terminano le interpretazioni. Terminano le supposizioni. Terminano le scelte. L’unica cosa che non termina è il fatto che a te mi sono affezionata.