come seta al vento

C'è del marcio in Danimarca


Mi riempi le tasche con una quantità spudorata dicomplimenti che aumentono e aumentano dopo ogni birra.Ormai neanche più ringrazio e mi irriti un po’ quando mi dici di truccarmi piùpesantemente.Mi fai morire dalla risate e se non fossimo due mondi inconciliabili io tisposerei oggi … e intanto guardo il cellulare, ogni tanto, come un pensierolatente in una serata che si muove da sola.Il mio pensiero, quello concreto, quello a modo, quello che parte sincero dalcuore, è lontano, al nord e guardo il cellulare, non per il ‘pensiero lontano’che so essere perso, ma per quello vicino che non è pensiero ma gioco, imbastitocon chi piace alla mia amica, ancora blando, nascosto, privo di morale, privodi sensi di colpa verso la mia amica che seduta davanti a me mi sorridestasera.Chissà. L’uomo si abitua a tutto, lo dico sempre io, ma a volte la mia stronzaggine mistupisce ancora … solo per qualche istante …