come seta al vento

Morfeo non vive più qui


A volte vorrei dormire di quel sonno profondo e spensierato di quando ero bambina.A volte se non fossi certa che ripercorrerei esattamente le stesse vie, beh, vorrei ricomincere a camminare dall’inizio.Ho le nocche sbucciate dall’ultima gomma cambiata.Dicono faccia freddo ma io proprio non lo sento in questa città dove il solesplende mentre altrove imperversa la bufera. “Quanto sei principessa” mi prendono in giro gli amici impegnati a ingurgitarei miei dolci e mentre tutti parlano io mi avvio a lavare silenziosamente ipiatti nella casa sconosciuta. Ho talmente sonno ed è talmente tardi da sentire quasi solo un brusio agliorecchi. Passo il panno in pelle lungo il marmo, assicuro le pentole messe adasciugare in un tortuoso tetris, sistemo avanzi e pattume e mi siedo sul divanoper svenire dal sonno. “Sarai principessa ma sei decisamente una donna da sposare.”Sento le voci in sottofondo, ma ora è solo brusio. Ho sonno.