come seta al vento

Maledetta primavera.


Venerdì, lo scorso, e tu vicino, trascinata in un mondonon tuo, mio.Sei seduta davanti  a me un po’ al lato,perché io ‘snob’ quale sono, ti  hospiegato il codice di comportamento a tavola e tu hai riso, come ridi spessodei miei modi.Se qui che osservi la mia realtà, che dai un volto a tutte le persone di cui tiparlo al telefono, e lo sai che basteresti da sola a rendere il mio venerdìeccezionale.Ormai piove, è notte, entriamo in casa e ci infiliamo nel lettonecon un brrr  generale. Ti giri verso dime e con un sorriso impertinente e un arzigogolato ‘ e alloraaaaaaaa?’ che s’insinua tra un brrrr e l’altro mi chiedi: ‘Chi ti piace?’‘Nessuno perché?’ E tu cominci ad elencarmi i pregi ed i difetti di ogni eventuale partner che atuo avviso interesso. Provi  con tutta testessa a svegliarmi dal torpore del ‘nessuno mi piace’, provi, riprovi e l’unicariposta che ricevi è il mio: ‘ Ma poi lasciami dormire, tutte queste parole perun film che ti sei fatta tu, è che sono un tipo simpatico e la gente mi siaccolla un po’, ma serena che non interesso a nessuno!’Venerdì, questo, e tu lontana.‘L’ho fatto perché mi piaci.’ E uno.‘Non posso presentarti mio nipote perché è un mese e mezzo che cerco di farticapire che mi piaci.’ E due.‘Non andare, resta da me, così dopo il massaggio…’ E tre.Uno su tre ce la fa… Forse, se non fossi terribilmentecazzona quale sono.E tu che mi insulterai quando ti racconterò ogni cosa! Perché inseguiamo sempre  qualcuno che corre lontano da noi, senza notare chi ci segue da tanto o da un po' ... Il problema è che non sappiamo girarci...o forse ci giriamo e decidiamo di non voler vedere.