come seta al vento

One year later


Il buio d’inverno cala sempre troppo presto rubandoti quelpizzico di tempo in più che ti sarebbe servito per immergerti realmente in quelgiorno che ti appartiene ma non è mai tuo.Orvieto è spintonata da un vento quasi gelido e nell’aria s’annusal’odore di pioggia in arrivo. Una giornata di spazzi condivisi è più ti quantopensavi di poter tollerare, così li abbandoni, e ti rifugi, sola, in un caffèpieno di famiglie e signore imbellettate, e stranamente non sei disturbatadalla loro presenza che solitamente rifuggi, ordini una tisana e distribuisciil tuo tempo tra i pensieri, il tuo libro e la vetrata.E’ solo in quel momento, nell’istante in cui la miscela diacqua e erbe scende in gola, i tuoi occhi scorrono quasi famelici le righe e ilmondo circostante si annulla diventando lo scenario di un film muto che tu tisenti felice, felice di quella essenza pura, solitaria, slegata da meccanismisempre uguali, dalla mondanità, dal successo, dall’amore, dall’amicizia o da qualsiasi altra cosa: tu, lì, semplicemente, sei felice, e non dipende da nessun altro.