“Io?” Sono annichilito. “Sei impazzito?” Lui urla. Io lo guardo ma non trovo parole e spazio per intervenire e frenare quel fiume di insulti. Me ne sto lì, fermo, immobile fisicamente e mentalmente, annullo ogni cosa e guardo quella follia dilagante dal di fuori.Lo vedo crescere arrivare ne sento l’impatto e il calore sulla guancia eppure sono incapace di scostarmi da quello schiaffo.Ora silenzio.Ritorno in me per vederlo sul divano, piange.Vorrei sedermi accanto a lui, prendere il suo viso tra le mie mani, ma la rabbia è palpabile e gli lascio spazio mentre sono incapace di trattenere le lacrime.“Da quanto?”“Otto mesi, ma io amo te. Ero confuso, poi lo sai come succede, ma tu per me sei tutto. Io non volevo, ma lui mi ha esasperato, mi cercava, poi lavorando insieme, ma io ho capito di aver sbagliato e ora tutto è finito”“Quando?”“Quando cosa?”“Quando è finita.”“Qualche settimana fa”“Qualche settimana fa? Quindi l’uomo con cui stavi oggi era un miraggio?”“ Sei solo uno stronzo, abbiamo cominciato a vederci che tu stavi ancora con Enrico e io come un fesso ho pensato che con me sarebbe stato diverso, che noi eravamo diversi. Insomma il sesso, la vita, tutto era speciale con te . Vattene, magari il tuo amichetto ti aspetta sotto casa, in fondo sei solo …”Mi alzo dalla sedia. Non ho parole. E’ finita. Sul tavolo gli inviti per sabato con solo la firma di Fabio e un Mattia che non verrà mai scritto. Non realizzo o forse ha ragione lui, non soffrirò. Mi sento paglia, mentre vivo le mie storie. Lo guardo mentre chiudo la porta dietro di me. Lui in qualche modo era legno, il suo amore sarebbe durato ben oltre il mio, e forse quel amore che credevo forte era l’ennesimo intervallo tra il primo e secondo tempo della mia vita.Aspetto l’ascensore.La signora Ferrari con il suo orribile barboncino. Un saluto e due chiacchiere fino al piano terra. Esco con il sole che risveglia i miei sensi scossi. 3456272937…“Daniele, sono Mattia, allora mi sono appena liberato. Ci vediamo stasera?” …
Post N° 431
“Io?” Sono annichilito. “Sei impazzito?” Lui urla. Io lo guardo ma non trovo parole e spazio per intervenire e frenare quel fiume di insulti. Me ne sto lì, fermo, immobile fisicamente e mentalmente, annullo ogni cosa e guardo quella follia dilagante dal di fuori.Lo vedo crescere arrivare ne sento l’impatto e il calore sulla guancia eppure sono incapace di scostarmi da quello schiaffo.Ora silenzio.Ritorno in me per vederlo sul divano, piange.Vorrei sedermi accanto a lui, prendere il suo viso tra le mie mani, ma la rabbia è palpabile e gli lascio spazio mentre sono incapace di trattenere le lacrime.“Da quanto?”“Otto mesi, ma io amo te. Ero confuso, poi lo sai come succede, ma tu per me sei tutto. Io non volevo, ma lui mi ha esasperato, mi cercava, poi lavorando insieme, ma io ho capito di aver sbagliato e ora tutto è finito”“Quando?”“Quando cosa?”“Quando è finita.”“Qualche settimana fa”“Qualche settimana fa? Quindi l’uomo con cui stavi oggi era un miraggio?”“ Sei solo uno stronzo, abbiamo cominciato a vederci che tu stavi ancora con Enrico e io come un fesso ho pensato che con me sarebbe stato diverso, che noi eravamo diversi. Insomma il sesso, la vita, tutto era speciale con te . Vattene, magari il tuo amichetto ti aspetta sotto casa, in fondo sei solo …”Mi alzo dalla sedia. Non ho parole. E’ finita. Sul tavolo gli inviti per sabato con solo la firma di Fabio e un Mattia che non verrà mai scritto. Non realizzo o forse ha ragione lui, non soffrirò. Mi sento paglia, mentre vivo le mie storie. Lo guardo mentre chiudo la porta dietro di me. Lui in qualche modo era legno, il suo amore sarebbe durato ben oltre il mio, e forse quel amore che credevo forte era l’ennesimo intervallo tra il primo e secondo tempo della mia vita.Aspetto l’ascensore.La signora Ferrari con il suo orribile barboncino. Un saluto e due chiacchiere fino al piano terra. Esco con il sole che risveglia i miei sensi scossi. 3456272937…“Daniele, sono Mattia, allora mi sono appena liberato. Ci vediamo stasera?” …