come seta al vento

Post N° 435


                                                                                                            Oggi  chiamata di  Massimo. Tre ore al  telefono cercando di evitare un imminente suicidio per un esame andato male…io lo tranquillizzo, ridiamo scherziamo…Mia madre: “ Ma chi era?”Io : “ Massimo che si voleva suicidare.”Mamma : “ Ma mi spieghi come mai tutti i tuoi amici sono sempre disperati? Non è che ti vuoi ammazzare pure tu?”Io: “Mamma è la mia generazione, NOI siamo sempre scontenti e no, non mi voglio suicidare, non ti do la soddisfazione di festeggiare la morte della Despote.”Mamma : “ Dovevate nascere ai tempi miei, poi si che vi veniva la depressione, quando di inverno alle sei si andava tutti a letto perché faceva tropo freddo e i soldi per la legna non c’erano. Andavi a dormire dopo aver mangiato pane e scalogni o pane e basta.”Mia madre è figlia della guerra, un’altra storia insomma, lei forse esaspera una verità che andrebbe ridimensionata tra un eccesso e l’altro, ma coglie una grande massima di vita, oggi pur avendo molto in molti siamo afflitti dal mal di vivere… Vi lascio un commento scritto ad una mia amica qualche giorno fa in risposta del suo: “ Ci vuole coraggio per essere felici.” ...coraggio? beh ci vuole coraggio se per felicità intendi una caduta libera senza paracadute dal K2 sperando pure di sopravvivere al tutto. La felicità è qualcosa che ognuno ha dentro, non ha nulla a che vedere con il coraggio, quello serve solo nei sogni, ma non sempre i sogni sono poi la nostra felicità. A volte ci riempiamo la testa di ciò che crediamo potrebbe renderci felici eppure a raggiungerlo ci accorgiamo quanto fosse una illusoria convinzione. Conosco una persona che non apprezza molte cose, tanti doni che la vita le ha concesso, ma che lei non vede perchè si è convinta che solo passando la sua vita su un aereo sarebbe felice... vedi quando ascolto questa persona capisco perchè il mondo è tanto infelice e frustrato, capisco quanto se da un lato sia vero e necessario sognare dall'altro non dovremmo mai lasciare che i sogni ci oscurino il paesaggio circostante, quello banale che non si trova sul piano dei sogni , ma che ci appartiene già, in modo naturale, e che naturalmente se lo sapessimo guardare ci renderebbe felice... in bocca al lupo dolcezza... non si smette mai di crescere.