come seta al vento

Post N° 508


Fine.Tutto può finire. Se la stessa vita è una scatola di fagioli con scadenza perché dovremmo illuderci che il contenuto possa essere per sempre?Amicizie amori passioni, ogni cosa c’è data con stampigliato in nero un “da consumarsi preferibilmente entro: vedi tappo( leggi, vedi fronte)”.Fine.Semplicemente e freddamente: fine.E non importa quante obiezioni avrei da fare a me stessa, ci sono mille altri validi motivi per cui la parola fine oggi ha un senso.Mi voglio accucciare sotto la coperta delle giuste motivazioni e in posizione fetale aspettate che il  dolore passi. Il Tempo, il carissimo Tempo mi dicono, aiuta a lenire ogni cosa…personalmente sono convinta che il Tempo sia un dottore dalla laurea scandente  e le sue cure non fanno che aggravare i sintomi. Eppure il Sig Tempo è l’unico medico in città, l’unico a cui io possa affidare il mio vuoto e tutta la sacca di dubbi.Entrerò nella sala bianca asettica con le orrende stampe incorniciate ai muri e le sedie quasi comode. Chiederò chi è l’ultimo e aspetterò leggendo il libro portato da casa. Sentirò il mio nome, e alzandomi darò uno sguardo veloce a chi resterà.Questo farò. Nella saletta seduta sul quel orribile lettino grigio con la carta che mi infastidisce la pelle nuda, gli racconterò i miei dubbi  e lui, come ogni bravo medico non capendoci nulla mi segnerà qualche blanda medicina, gli spiegherò che non assumo nessun tipo di medicinale in nessuna forma, e lui senza ascoltare mi dirà che devo, che altrimenti non guarirò mai.Uscirò gettando la prescrizione nel primo cestino e farò a modo mio, come sempre.Questo farò.Poi a casa piangerò per questa fine e sotto la mia coperta di motivazioni valide aspetterò di trovare nuovamente la mia forza e la mia luce. Il tempo senza una giusta rielaborazione non serve a nulla, resta sempre e solo tempo che passa. Chi mai pretenderebbe di guarire una ferita infetta solo lasciando che si cicatrizzi? Ci vuole cura nel disinfettarla, nel capirne la natura e poi il tempo ha un senso.Voglio capire, piangendo sbattendo la testa al muro schiaffeggiandomi sola, ma voglio capire.Il tempo lo lascio agli struzzi, io voglio sono capire, quella è la mia cura, la miglior cura.Ringrazio Cecilia che anche a distanza di tempo e un'amicizia oggi non più esistente ha saputo regalarmi le parole giuste, quelle  che avevo davvero bisogno di leggere, persa come mi sento in questi giorni di totale fragilità.'So che per quanto ora le parti possano essere invertite tu resterai fedele alla tua libertà. Lotta sempre.'