Solcandoimari

Post N° 13


Giù in fondo scorreva la Jumna, limpida; rapida; su, in alto, lo scoglio sporgevasi minaccioso. Intorno, una cerchia di colline nereggianti di boschi, e róse, a' piedi, dai torrenti.   Govinda, il grande maestro, sedeva sullo Scoglio leggendo le Scritture, allorché Raghunath, il discepolo, superbo della sua ricchezza, s'accostò salutando e gli disse: Ho portato il mio povero dono, indegno, forse, del tuo gradimento."   Così dicendo, spiegò dinanzi al maestro due anelli d'orlo adorni di pietre preziose. Il maestro ne prese uno, se ne cinse il dito, e i diamanti irradiarono guizzi.   A un tratto l'anello gli scivolò di mano e rotolò giù per lo scoglio e poi nell'acqua. "Haimé! " gemette Raghunath e spiccò un salto nel torrente. Il maestro fissò gli occhi sul suo volume, e le onde tennero e celarono ciò che avevan rapito, e seguitarono il corso. Già dileguava la luce del giorno allor che Raghunath tornò, stanco e stillante acqua, al maestro. Desolato disse: " Potrei ancora riprenderlo, se tu mi dicessi dove cadde." Il maestro tolse l'altro anello e gettandolo nell'acqua rispose: E' laggiù! Tagore