soleggiataterra

La poesia è specchio della vita


Usò la letteratura come una macchina per catturare la realtà.Non costruire la vita come fosse un'opera d'arte, ma l'opera d'arte come fosse la vita.  Dunque nessun estetismo, gratuità, finzione, superficialità, gioco. Questo è semmai… con i suoi limiti e i suoi risultati poetici, anche importanti. Percorriamo lo stesso canale d'indeterminazione reciproca tra letteratura e vita ma nel senso opposto, che è quello del vitalismo, di un atto di poesia che si vorrebbe diretto, intenso, capace di verità, autentico come appunto la vita stessa. Sul serio, a cominciare dall'assunzione della Responsabilità verso gli altri, verso se stesso, verso i nostri singoli e sempre integralmente etici gesti di scrittura. Fa così sul serio che la poesia, che pure costituisce per  il principale dispositivo per pensare e dire la realtà (la poesia è l'unico pezzo dell'organismo che non si può togliere senza compromettere il tutto), viene sempre in qualche misura avvertita come inadempiente e, dunque, come colpevole rispetto a qualcosa che resta comunque inespresso. Sull'esaustività del dire, sulla ricerca di una totale estroversione ed effabilità della lingua poetica ci  giochiamo quasi tutte le nostre carte, si tratta senza dubbio di una specie di rovello tragico, di cupo controcanto sotteso a ogni verso.  Rispetto alla parola poetica la vita,  tutta quanta la vita, perché  niente di meno che questo e forse. E’ destinata a rimanere sempre un passo più in là.