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Il Racconto Di Un Sogno


Il racconto di un sogno, un sogno vero, notturno, ma anche il sogno di fondersi con la natura. Una natura forte, possente, simboleggiata dal mare, ma allo stesso tempo familiare. È un mare che tendiamo a confondere con i posti in cui viviamo, che conosciamo bene, dove le sirene abitano nello scantinato e le fregate ai piani superiori. A un certo punto però la natura si riprende il suo carattere selvaggio, ci inonda, ci sommerge, di acqua ma anche di perle. Noi resistiamo, ma quando il mare ci arriva al corsetto siamo costretti a indietreggiare, a rifugiarci nella "solida" città. Qui la situazione si rovescia; ora è lui che si trova in un ambiente che non conosce, che gli è estraneo, ed è costretto a indietreggiare, non senza un ultimo guizzo "umano": un inchino e uno sguardo (sia pure possente) agli umani che lo amano e lo temono allo stesso tempo. Nelle note:  Meridiano  afferma il testo "è ricco di allusioni sessuali tradotte in metafore fantastiche". A me sembra che i significati possibili siano diversi, probabilmente non in contrasto uno con l'altro ma complementari. Insomma, il sogno è ricchissimo di spunti, ma io credo che il senso più vero sia quello più semplice. Amare la natura, cercarla, andargli incontro vedendola come parte della nostra vita, di noi stessi, ma, nello stesso tempo, essere consapevoli che anch'essa, come quasi tutto ciò che esiste nel mondo, ha sempre due facce, una possente, bella, che attira; l'altra minacciosa, tremenda, pericolosa, anche se il pericolo talvolta si nasconde in un perlaceo scintillio. In altre parole, la natura va amata, ma anche temuta e, per questo, rispettata. È un significato che non elimina gli altri, ma in un certo senso li contiene.