marenostrum

Post N° 7


10/06/1981 Alfredo Rampi detto Alfredino
Alfredino Rampi aveva sei anni quando nel tardo pomeriggio dell’10 giugno 1981 cadde in un pozzo artesiano a Vermicino, nei pressi di Frascati, mentre rientrava a casa correndo. Quel pozzo del diametro di trenta centimetri, sciaguratamente mal coperto per responsabilità che rimarranno oscure, costituirà la tomba per il piccolo Alfredo che morirà all’alba del 13 giugno.Le ore che seguirono l’incidente, tante, troppe, furono concitate e terribili; l’operazione di recupero del bambino si dimostrò quasi subito ardua, ostacolata dal fango all’interno del pozzo che lo faceva scivolare sempre più in fondo ogniqualvolta si tentasse di scavare, dal terreno in molti punti roccioso e duro da penetrare e da una confusione generale che certo non poté giovare all’organizzazione frenetica dei soccorsi.L’Italia intera seguì la vicenda con una partecipazione fuori dall’ordinario, e quello che sulle prime era sembrato un brutto fatto di nera che non sarebbe andato oltre la cronaca locale, rimbalzò presto da un media all’altro finché deflagrò con violenza nelle case di tutto il paese accompagnato da una diretta televisiva ininterrotta di diciotto ore, la più lunga che si fosse mai vista fino ad allora.