Solletico
Ma ti rendi conto ke devi descrivere tutto su internet« FATE UN PO VOI | ...e il cazzeggiar m'è ... » |
"Se tu fossi qui davanti a me, non potresti sentire la mia voce. Nove anni fa sono stato colpito dalla sclerosi laterale amiotrofica. E’ una malattia neuromuscolare oggi incurabile, che rende chi ne è colpito paralitico e incapace di parlare con la propria voce. Oggi, grazie alla scienza, posso di nuovo comunicare. Impiego mediamente 30 secondi per scrivere una parola, che poi verrà letta dal sintetizzatore vocale del computer grazie al quale posso parlare, esprimermi. In una parola, vivere. Le parole per me sono divenute una risorsa scarsa. Devo distillarle una per una, come una cosa preziosa. Eppure, ce ne sono mille che vorrei urlare. Per dare a migliaia di persone come me una speranza. Perché la ricerca che potrebbe salvarci non si fermi. C’era un tempo per i miracoli della fede. C’è un tempo per i miracoli della scienza. Un giorno il mio medico potrà, lo spero, dirmi: "Prova ad alzarti, perché forse cammini". Il fatto è che non ho molto tempo, non abbiamo molto tempo. E, tra una lacrima e un sorriso, le nostre dure esistenze non hanno bisogno degli anatemi dei fondamentalisti religiosi, ma del silenzio della libertà. Le nostre esistenze hanno bisogno di libertà per la ricerca scientifica. Ma non possono aspettare. Non possono aspettare le scuse di uno dei prossimi papi".
Luca Coscioni
"Luca, sei nato all'Italia. Sei nato ieri, nel momento dello spegnersi dello straordinario miracolo del tuo corpo così pieno di energia. Gli italiani non sapevano di te quello che sapevano 51 premi nobel, hai continuato ad essere uno sconosciuto. Ma ieri è nato all'Italia, nella consapevolezza degli uomini e delle donne italiani, un evento". "Hai scelto, noi volevamo e ci auguravamo che facessi la tracheotomia. Ma hai indovinato ancora una volta, questo Lucaccio testardo e denso di amore e di intelligenza". "L'Italia ha annunciato l'evento dell'esistenza di Luca Coscioni". "Oggi sappiamo con certezza che stiamo riprendendo su questa terra il cammino della libertà di ricerca". Le ultime parole del leader radicale sono un saluto all'amico: "Vola lassù, dormi, riposa. Riposa anche il mare, e tu sei un po' il mare: credo continuerai a muovere le cose"
Marco Pannella
LIBERA RICERCA SCIENTIFICA IN LIBERO STATO
xsolleticox
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Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 07:31
Inviato da: lottersh
il 25/03/2009 alle 06:30
Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 03:05
Inviato da: miller73
il 15/03/2008 alle 19:27
Inviato da: ethereal_rain
il 30/07/2007 alle 22:47