Solo Cinema

Il dolce e l'amaro (Andrea Porporati, 2007)


Conosciamo Saro Scordia (Luigi Lo Cascio) da bambino, su una nave, diretto in carcere dal padre. Saro vedrà suo padre solo quella volta, ma quell'uomo "invisibile" e le sue parole condizioneranno tutta la sua vita. “Nella vita c’è il dolce e anche l’amaro e bisogna prenderli entrambi”.Saro inizia così la sua ascesa in Cosa Nostra. Grazie alla fiducia e all'affetto del suo padrino Gaetano Butera (Tony Gambino), comincia a farsi conoscere e rispettare chiedendo il pizzo, facendo rapine e uccidendo i personaggi scomodi che gravitano attorno al mondo criminale.Solo l'amore per Ada (Donatella Finocchiaro) mette in crisi la sua voglia di potere. Ada lo ama, ma non vuole accanto a sé un delinquente, una persona di cui avere paura.Saro, nonostante il forte sentimento che provi per lei, decide di continuare per la sua strada, credendola forse l'unica possibile.Un film che mi ha stupito. Non volevo vederlo, poi invece la sorpresa.Fa piacere vedere  finalmente uno dei pochi film ambientati a Palermo in cui si parla davvero il Palermitano e non uno stentato Catanese.La storia è avvincente e Luigi Lo Cascio è sempre bravissimo.Per una volta si mostra come entrare a far parte di Cosa Nostra non ti consenta più di uscirne. La Mafia viene dipinta come una scelta di vita comoda (per il potere, i soldi, la bella vita...) e scomoda allo stesso tempo (impossibilità di scelta, identificazione totale nella "famiglia mafiosa", vita pericolosa, relazioni sociali povere e false...).E finalmente vengono descritte due tipologie di donne: quella che è pronta a sposare un uomo di cui non saprà mai davvero tutto, e quella che rinuncia al proprio sentimento pur di salvaguardare i valori in cui crede.Donatella Finocchiaro interpreta questa seconda tipologia di donna, che (secondo me) avrebbe dovuto essere forte e decisa. Invece, la sua espressione addolorata va avanti per tutto il film! Aderenza al ruolo: ZERO!In conclusione, un film piacevole e curato.Voto 6.5Trailer