Solo Cinema

Pranzo di ferragosto (Gianni Di Gregorio, 2008)


Gianni (G. Di Gregorio, oltre che regista anche protagonista) non ha un lavoro, la sua unica (ma ingombrante) occupazione è occuparsi dell'anziana madre con cui divide l'appartamento. Siamo in pieno agosto, a Roma, e la città è deserta. Gianni però non va in vacanza: deve badare alla mamma e poi è sul lastrico. Lo sanno bene l'amministratore del condominio in cui abita e il medico, che in cambio della cancellazione dei suoi debiti gli chiedono di ospitare le loro anziane mamme (e anche una zia) per il giorno di ferragosto. La prima volta da regista di Gianni Di Gregorio è entusiasmante! La volontà di andare controcorrente nel raccontare una storia di anziane vecchiette rimbambite e capricciose, ha dato i suoi frutti sia in sala che da parte dei critici. E' un film fresco, leggero e divertente che offre i suoi spunti di riflessione sul mondo degli anziani. Le vecchiette protagoniste (non professioniste) regalano al film una spontaneità contagiosa. Lo stesso Di Gregorio è bravissimo nei panni del figlio un po' beone, amante della buona cucina, un po' malinconio, ma attentissimo nelle cure per la madre, una nobildonna decaduta, elegante e un po' pettegola. La brevità del film (dura solo 75 min) dà allo spettatore la sensazione di aver assistito ad uno spezzone di vita reale, con le dolcezze e le amarezze di tutti i giorni. Voto 8Trailer