Solo Cinema

Sette anime (Gabriele Muccino, 2008)


Tit. orig.: Seven pounds
Una profonda meditazione sul senso di colpa e sul senso della vita. Scena dopo scena si svela il motivo del grande dolore di Ben Thomas (Will Smith), un agente delle tasse disposto ad aiutare le persone buone ma in difficoltà.Muccino torna a fare il regista in America e punta nuovamente (dopo La ricerca della felicità, 2006) su Will Smith, stravolgendo il suo passato da attore comico a favore della ricercata maturità drammatica. In questo film, però, lo sforzo interpretativo di Smith si trasforma in una meccanica smorfia di dolore che caratterizza la sua espressione per quasi tutta la durata della pellicola.Devo ammettere che qualcuno (non ricordo più dove l'ho letto, purtroppo!) mi aveva svelato il mistero che sta dietro alle scelte del protagonista, rovinandomi l'effetto sorpresa. Questo è il rischio di chi vuole documentarsi prima di andare a vedere un film: trovare qualche cretino che, nello scrivere una recensione, svela l'intero film! Mi è capitato un sacco di volte...Forse, anche questa volta, il film è stato rovinato dalla precoce rivelazione, ma il dato di fatto è la noia mortale del primo tempo, incentrato sulle premesse al secondo tempo rivelatore. L'unica cosa esaltate era il meraviglioso cane di Rosario Dawson, un alano arlecchino più bello e più bravo di Will Smith!Il secondo tempo si riprende un po', avvicinandosi ad una conclusione tragica e strappalacrime (il mio fidanzato alla fine aveva i lacrimoni...).Muccino sarà anche capace come regista, ma secondo me non sa tenere le fila di un intero cast. E' come se in ogni film mancasse qualcosa, quella precisione, quella perfezione maniacale che è palpabile in un bel film girato da un bravo regista.Voto 5.5Trailer