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Il curioso caso di Benjamin Button (David Fincher, 2008)

Post n°93 pubblicato il 16 Febbraio 2009 da blogiulia
 

Locandina Benjamin Button

Benjamin Button nasce vecchio e muore neonato. Il tempo per lui scorre al contrario, lui non invecchia con l'avanzare dell'età, ma ringiovanisce.

Vi dirò la verità, questo film mi ha deluso. Mi aspettavo un vero capolavoro e sono rimasta interdetta. David Fincher si cimenta con un film difficile, sia nei temi che nella realizzazione. Il soggetto era già stato adocchiato nei primi anni novanta da Spielberg e da Ron Howard, ma i tempi non erano ancora maturi per ottenere un risultato accettabile. L'uso degli effetti speciali è massiccio: la faccia di Brad Pitt doveva non solo essere invecchiata ma anche "applicata" al corpo di bambini o di nani per interpretare Benjamin da piccolo.
E l'accento sulle tecniche digitali è stato tale che si è persa un po' la bravura di Brad Pitt. Negli ultimi anni abbiamo imparato ad apprezzare la sua autoironia e le sue interpretazioni più divertenti (vedi Ocean's 11-12 e Burn After Reading). In questo film invece non aggiunge nulla al personaggio, tranne il suo indubbio fascino rappresentando Benjamin all'età che Pitt ha nella realtà (45).
Da menzionare, invece, la bravura e la bellezza di Cate Blanchett; splendida ballerina dalla pelle di porcellana (anche questa, credo, digitale) e appassionata amante.
La storia è sicuramente avvincente e particolare nei suoi continui rimandi alla nascita, alla morte e all'inesorabilità del tempo che passa. Ma i motivi per cui questo film non mi è piaciuto sono essenzialmente tre:
1. L'effetto straniante dato dall'aspetto di Benjamin non mi ha permesso di provare compassione empatica (come credo fosse scontato) ma ho spesso provato disgusto. Questa accennata pedofilia (ovviamente non reale) rende il film amaro.
2. La scelta di raccontare tutta la storia di Benjamin come un lungo flashback dal letto di morte di una ormai vecchia Daisy (Cate Blanchett). Scelta tipicamente americana e ormai trita e ritrita (un esempio su tutti Titanic).
3. L'eccessiva lunghezza del film. Molte parti potevano essere omesse o sfoltite a vantaggio di una maggiore cura del tema centrale.

Voto 6 

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