le piccole cose della vita

Post n°23 pubblicato il 09 Agosto 2006 da the.wild.boy

ci sono piccole cose ... che ci capitano... nella vita... che a prima vista sembrano insignificanti....
ma a distanza di tempo... il loro ricordo.... anche per caso... per una strana associazione di idee...
ci porta a fermarci a riflettere...come se fuori di noi tutto si fermasse... immobile...come in uno spot...
e noi muovendoci al rallentatore...pensiamo... a qualcosa che ci è successo.... che abbiamo fatto... un volto.. un gesto... una canzone.. un "nulla".... e ci sorprendiamo a sorridere..... e tutto riparte... come se qualcuno avesse pigiato di nuovo play... tutto si muove attorno a noi... e ci rimane... il sorriso.................... e nessuno attorno a noi sa perchè stiamo sorridendo...... come dopo un pianto ci resta solo l'amaro sapore di una lacrima sulle labbra

 
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storia di una formica

Post n°22 pubblicato il 16 Luglio 2006 da the.wild.boy

Storia di una formica

Tutti i giorni, molto presto, arrivava in ufficio la Formica produttiva e felice.
Là trascorreva i suoi giorni, lavorando e canticchiando una vecchia canzone d'amore.
Era produttiva e felice ma, ahimè, non era supervisionata.
Il Calabrone, gestore generale, considerò la cosa impossibile e creò il posto di supervisore,
per il quale assunsero uno Scarafaggio con molta esperienza.
La prima preoccupazione dello Scarafaggio fu standardizzare l'ora di entrata e di uscita e
preparò pure dei bellissimi report.
Ben presto fu necessaria una segretaria per aiutare a preparare i report, e quindi assunsero una
Ragnetta, che organizzò gli archivi e si occupò del telefono.
E intanto la formica produttiva e felice lavorava e lavorava.
Il Calabrone, gestore generale, era incantato dai report dello Scarafaggio supervisore, e così finì
col chiedere anche quadri comparativi e grafici, indicatori di gestione ed analisi delle tendenze.
Fu quindi necessario assumere una Mosca aiutante del supervisore e fu necessario un nuovo computer
con stampante a colori.
Ben presto la Formica produttiva e felice smise di canticchiare le sue melodie e cominciò a lamentarsi
di tutto il movimento di carte che c'era da fare.
Il Calabrone, gestore generale, pertanto, concluse che era il momento di adottare delle misure:
crearono la posizione di gestore dell'area dove lavorava la Formica produttiva e felice.
L'incarico fu dato ad una Cicala, che mise la moquette nel suo ufficio e fece comprare una poltrona
speciale. Il nuovo gestore di area - chiaro ebbe bisogno di un nuovo computer e quando si ha più di un
computer è necessaria una rete interna.
Il nuovo gestore ben presto ebbe bisogno di un assistente (Remora, già suo aiutante nell'impresa
precedente), che l'aiutasse a preparare il piano strategico e il budget per l'area dove lavorava
la Formica produttiva e felice.
La Formica non canticchiava più ed ogni giorno si faceva più irascibile."Dovremo commissionare uno
studio sull'ambiente lavorativo, un giorno di questi", disse la Cicala.
Ma un giorno il gestore generale, al rivedere le cifre, si rese conto che l'unità, nella quale
lavorava la Formica produttiva e felice, non rendeva più tanto.
E così contattò il Gufo, prestigioso consulente, perché facesse una diagnosi della situazione.
Il Gufo rimase tre mesi negli uffici ed emise un cervellotico report di vari volumi e di vari
milioni di euro, che concludeva: "C'è troppa gente in questo ufficio." E così il gestore generale
seguì il consiglio del consulente e licenziò la Formica incazzata, che prima era produttiva e felice.

Morale:
Non ti venga mai in mente di essere una Formica produttiva e felice.
E' preferibile essere inutile e incompetente.
Gli incompetenti non hanno bisogno di supervisori, tutti lo sanno.
Se, nonostante tutto, sei produttivo, non dimostrare mai che sei felice. Non te lo perdoneranno.
Inventati ogni tanto qualche disgrazia, cosa che genera compassione.
Pero', se nonostante tutto, ti impegni ad essere una Formica produttiva e felice,
mettiti in proprio, almeno non vivranno sulle tue spalle calabroni, scarafaggi, ragnetti, mosche,
cicale, remore e gufi.

 
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amore e follia

Post n°21 pubblicato il 13 Luglio 2006 da the.wild.boy

La Follia decise di invitare i suoi amici a prendere un caffè da lei. Dopo il caffè, la Follia propose: "Si gioca a nascondino?".
"Nascondino? Che cos'è?" - domandò la Curiosità.
"Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete. Quando avrò terminato di contare, cercherò e il primo che troverò sarà il prossimo a contare".
Accettarono tutti ad eccezione della Paura e della Pigrizia.
"1,2,3. - la Follia cominciò a contare.
La fretta si nascose per prima, dove le capitò.
La Timidezza, timida come sempre, si nascose in un gruppo d'alberi.
La Gioia corse in mezzo al giardino.
La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per nascondersi.
L'Invidia si unì al Trionfo e si nascose accanto a lui dietro un sasso.
La Follia continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano.
La Disperazione era disperata vedendo che la Follia era già a novantanove.
"CENT! - gridò la Follia - Comincerò a cercare.
La prima ad essere trovata fu la Curiosità, poiché non aveva potuto impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto. Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio sopra un recinto che non sapeva da quale lato si sarebbe meglio nascosto. E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza, la Timidezza. Quando tutti erano riuniti, la Curiosità domandò:
"Dov'è l'Amore?".
Nessuno l'aveva visto. La Follia cominciò a cercarlo. Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi sotto le rocce. Ma non trovò l'Amore. Cercando da tutte le parti, la Follia vide un rosaio, prese un pezzo di legno e cominciò cercare tra i rami, allorché ad un tratto sentì un grido. Era l'Amore, che gridava perché una spina gli aveva forato un occhio. La Follia non sapeva che cosa fare. Si scusò, implorò l'Amore per avere il suo perdono e arrivò fino a promettergli di seguirlo per sempre.
L'Amore accettò le scuse.
Oggi, l'Amore è cieco e la Follia lo accompagna sempre.

 
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il barattolo "della vita"

Post n°20 pubblicato il 13 Luglio 2006 da the.wild.boy

Quando le cose della vita ci superano, quando 24 ore al giorno non ci bastano, ricordati del barattolo di maionese e del caffé.

Un professore, davanti alla sua classe di filosofia, senza dire parola prende un barattolo grande e vuoto di maionese e procede a riempirlo con delle palle da golf. Dopo, chiede agli studenti se il barattolo è pieno.

Gli studenti sono d'accordo e dicono di sì.

Così il professore prende una scatola piena di palline di vetro e la versa dentro il barattolo di maionese.

Le palline di vetro riempiono gli spazzi vuoti tra le palle da golf.

Il professore chiede di nuovo agli studenti se il barattolo è pieno e loro rispondono di nuovo di sì.

Poi il professore prende una scatola di sabbia e la versa dentro il barattolo.

Ovviamente la sabbia riempie tutti gli spazi vuoti e il professore chiede ancora se il barattolo è pieno.

Questa volta gli studenti rispondono con un sì unanime.

Il professore, velocemente, aggiunge due tazze di caffé al contenuto del barattolo ed effettivamente, riempie tutti gli spazi vuoti tra la sabbia.

Gli studenti si mettono a ridere in questa occasione.

Quando la risata finisce il professore dice: "Voglio che vi rendiate conto che questo barattolo rappresenta la vita".

Le palle da golf sono le cose importanti come la famiglia, i figli, la salute, gli amici, l'amore; le cose che ci appassionano.

Sono cose che, anche se perdessimo tutto e ci restasse solo quello, le nostre vite sarebbero ancora piene.

Le palline di vetro sono le altre cose che ci importano, come il lavoro, la casa, la macchina, ecc.

La sabbia è tutto il resto: le piccole cose.

Se prima di tutto mettessimo nel barattolo la sabbia, non ci sarebbe posto per le palline di vetro né per le palle da golf.

La stessa cosa succede con la vita.

Se utilizziamo tutto il nostro tempo ed energia nelle cose piccole, non avremo mai spazio per le cose realmente importanti.

Fai attenzione alle cose che sono cruciali per la tua felicità: gioca con i tuoi figli, prenditi il tempo per andare dal medico, vai con il tuo partner a cena, pratica il tuo sport o hobby preferito.

Ci sarà sempre tempo per pulire casa , per riparare la chiavetta dell'acqua.

Occupati prima delle palline da golf, delle cose che realmente ti importano.

Stabilisci le tue priorità, il resto è solo sabbia.

" Uno degli studenti alza la mano e chiede cosa rappresenta il caffé.

Il professore sorride e dice: "Sono contento che tu mi faccia questa domanda.

E' solo per dimostrarvi che non importa quanto occupata possa sembrare la tua vita, c'è sempre posto per un paio di tazze di caffé con una persona cara".

 
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un minuto

Post n°19 pubblicato il 13 Luglio 2006 da the.wild.boy

Anche solo un minuto vorrei avere il cuore colmo d'amore
Anche solo un minuto vorrei vedere il sole splendere nel cielo
Vorrei essere ascoltato,sentirmi chiamare "amore"
Anche solo un minuto vorrei provare l'affetto e il calore di un abbraccio,
di una carezza
anche solo un breve attimo vorrei poter urlare al mondo la mia felicità.....

 
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