In into the wild sembra tornare il mito americano della Natura e dell’ “on the road”, il fascino hemingwayano dell'uomo che con forza e intelligenza sa dominare il suo ambiente, esserne il padrone. Nella società attuale però l’uomo vi può solo trovare rifugio e protezione da sé stesso. La civiltà contemporanea è frenetica, ricca di regole e di rigori morali e può essere soffocante; non è da tutti riuscire a svegliarsi e capire che si deve cercare la propria strada in questo vortice assurdo di regole e costrizioni, ma bisogna stare attenti dall’entrare in una nuova nevrosi: la fuga.
recensione e pensieri...
In into the wild sembra tornare il mito americano della Natura e dell’ “on the road”, il fascino hemingwayano dell'uomo che con forza e intelligenza sa dominare il suo ambiente, esserne il padrone. Nella società attuale però l’uomo vi può solo trovare rifugio e protezione da sé stesso. La civiltà contemporanea è frenetica, ricca di regole e di rigori morali e può essere soffocante; non è da tutti riuscire a svegliarsi e capire che si deve cercare la propria strada in questo vortice assurdo di regole e costrizioni, ma bisogna stare attenti dall’entrare in una nuova nevrosi: la fuga.