Ciao ragazzi, oggi voglio farvi una domanda:chi pensate che sia lo scemo che guardate allo specchio ogni santo giorno?"Io! Che domande!"Mi permetto di controbattere: "Non sei tu, è la tua immagine riflessa."Dov'è la differenza?
Una intera scuola di pensiero è stata fondata sull'idea che
ognuno di noi indossa una maschera, una faccia intercambiabile che
mostra una persona diversa a seconda di chi ha davanti, della
situazione che ha davanti. Io sono così Uno, ma allo stesso tempo sono
centomila persone diverse, e inevitabilmente perdo la mia essenza,
divento nessuno.Sono più radicale: non sono maschere quelle che indossiamo, sono illusioni
quelle che viviamo. L'illusione di essere gentile, l'illusione di
essere galante, l'illusione di essere allegro, l'illusione di essere
vincente,
l'illusione di essere innamorato, l'illusione di essere vivo, libero e
felice. Un'illusione di noi stessi che annienta la nostra vera natura,
non si limita a mascherarla.Tra maschera e illusione c'è una
differenza profonda, la maschera si appoggia all'esterno, ti copre,
l'illusione ti fa a pezzi da dentro.Quante volte al giorno ci sentiamo dire: "Ciao! Come stai?",
e non fa in tempo lui a finire la parola "stai" e non fai in tempo tu a
rispondere, che chi ci rivolge la parola si è già girato, salutando gli
altri commensali. Rimani immobile come un idiota, e vorresti mandarlo
al diavolo, ma sai che la sua frase è dettata dall'illusione di un
interesse per te, un'illusione che provate entrambi, per questo dopo
tre secondi hai dimenticato.
Scaviamo
dentro di noi, liberiamoci da questo pesante sacco di sterco che è
l'illusione ritroviamo la nostra vera natura, non siamo donne manager,
uomini duri, belle impossibili o impomatati vincenti. Sono illusioni
che creiamo non tanto per gli altri, quanto per noi. E' così difficile
e faticoso capire e accettare chi siamo che ci creiamo una proiezione
(o una moltitudine di proiezioni) di un Io immaginario e la facciamo
nostra, crediamo di essere qualcuno che abbiamo inventato, e spendiamo
tutte le nostre energie nel farlo credere agli altri, e proviamo un
orgasmo quando ci riusciamo. Liberiamoci di tutto questo, se vogliamo
diventare veri, fatelo per me, almeno, detesto i manichini e le bambole
gonfiabili. Smettiamola di fare i pupazzi e troviamo noi stessi.Io sono Max, ragazzo, e tu?(Messaggio del 16 Aprile 2007)