Solo Max

SUI BINARI (In viaggio tra passato e futuro)


La mezzanotte è passata da un pezzo e la luna fissa nel cielo sembra voglia ipnotizzarmi per trasformarmi in lupo. E la voglia di ululare è tanta.Ho trovato il modo di connettere il portatile al cellulare, e scrivere in ogni occasione, o quasi, e la notte è sempre stata il mio regno, e io non sono che lo scriba di ciò che la notte detta.Non c'è motivo per cui dovrei esprimere malinconia, sono in viaggio, sono libero, sono solo. Sono tanti i buoni motivi che ci permettono di essere soli e felici, purtroppo c'è anche l'inevitabile noia di vivere per sè che rende tutte quelle buone ragioni così simili ad una magra consolazione.Non ho preparato nulla da scrivere, vado a ruota libera, seguo il rumore del treno che corre sui binari in questa terribile notte magnifica.Il primo abisso in cui sprofondo è inevitabilmente la mancanza di prospettive, è scacciata subito, il viaggio stesso è la prospettiva, e si sta compiendo, corro, corro in questo proiettile di ferro verso un futuro ignoto, consapevole che quello stesso futuro si compie attimo per attimo, e lo vivo, diviso in tutti e tre i tempi. La mente al passato, il corpo al presente, l'anima all'avvenire.La mente mi porta alla mia ex-moglie, inevitabilmente, non è passato tanto dal distacco e mai potrò dimenticarla, mai del tutto, come non si dimenticano le estasi mistiche. Il corpo mi lega al treno, al sedile, alle rotaie, ai bulloni. L'anima è persa in quella luna maledetta che mi fa sognare e piangere.Prossima fermata Sapri.