Solo Nel Cielo

Alla finestra


Mi affaccio alla finestra. Sono triste.Ha piovuto tutt'oggi, ma ora è uscito il sole, tra le nuvole. Un bel sole radioso. Dovrebbe mettermi allegria, eppure rimango triste.Le persone riescono dalle loro case, camminano indaffarate, i bambini giocano, ma io, dall'alto della mia finestra, li guardo, e mi sento fuori da questo ritmo, fuori dal comune sentire, fuori dall'armonia. Sento dentro me il sommovimento della sofferenza, del distacco.Sò che domani, o fra un mese, sarà passato, tornerò a sorridere, perchè è sempre stato così per me. Perchè si può tentare l'impossibile, ma l'accanimento terapeutico è inutile. Se la natura ha deciso che il paziente deve morire, che sia. Non era il momento, non erano le persone giuste, le situazioni giuste. Non si può forzare più di tanto.Mai lasciare nulla di intentato, perchè le cose più belle a volte nascono da un insieme di combinazioni e volontà comune di superare gli ostacoli, ma quelle son cose che riescono al primo tentativo, forse al secondo, dopo è meglio lasciar stare. La vita è questa, deve essere accettata per quello che è. La sofferenza non è nel non essere riusciti, ma nell'aver cercato per forza di far nascere qualcosa lì dove non c'era terreno fertile.Sò che mi riaffaccerò a questa finestra, e guarderò sorridente le persone che attraverseranno affaccendate il giardino, guarderò incuriosito quella bella ragazza dal seno prorompente e dal passo sicuro portare a casa la spesa, guarderò commosso quei vecchietti che giocano a carte sotto l'albero, vicino al campo di bocce, guarderò nostalgico quei due ragazzi che si scambiano i primi baci, e guarderò estasiato le rondini che compiono un lungo giro per poi passarmi vicino improvvisamente, e studiarmi, perchè lo sò che mi prendono le misure quando fanno così, vogliono capire se possono costruire il loro nido proprio quà sopra, sotto al tetto.Ma ora no, ora sono triste.solonelcieloGrazie a michi1998