Vita di un IO

La RAI mette ansia a Berlusconi (e i writers pure)


Nel giorno in cui scuole e università chiudono i battenti per scendere in piazza e protestare contro l'ormai approvato decreto Gelmini, il governo non sta con le mani in mano e continua la sua opera.Prossimi obiettivi dell'attenzione della polizia italiana sembrano essere i writer, pericolosi sobillatori per i quali Berlusconi sta pensando di introdurre il reato penale.Come dire... nel resto del mondo i writers sono ricercati dalle migliori galleria d'arte, in Italia sono ricercati dalle forze dell'ordine.
Ma l'opera meritoria del Presidente del Consiglio non si ferma qui.Altro nemico pericoloso per il Paese è la televisione di stato. La RAI è per Berlusconi colpevole di proporre programmi e trasmissioni pieni di ansia e di preoccupazione.Si parla solo di crisi, di inquinamento, di truffe, come se in Italia tutto stesse andando allo sfascio (ma guarda un pò!).La situazione è a un punto tale che il presidente Berlusconi ha consigliato agli industriali di non fare pubblicità sulle reti RAI che creano ansia nel Paese. Molto meglio scegliere altre reti che propongono trasmissioni più leggere e meno impegnate.Ma ora proprio non mi viene in mente a quali altre reti possa riferirsi il proprietario di Mediaset.Tra l'altro la vicenda mi ricorda un vecchio sketch di Troisi dedicato a Napoli che vi ripropongo. Come dire: in Italia stiamo uno schifo... ma non facciamolo sapere in giro!Scaricate gratuitamente Piccole storie nella Storia di Puglia e parlatene nei vostri blog.