Vita di un IO

Considerazioni sull'età pensionabile a 65 anni (anche) per le donne


Sapete tutti della proposta di Brunetta di innalzare l'età pensionabile per le donne a 65 anni, equiparandola così a quella degli uomini.Lascio perdere i modi con cui il ministro della pubblica amministrazione lancia sempre i suoi proclami e mi concentro su alcune riflessioni.
Prima di tutto, quando è giusto è giusto, devo apprezzare l'idea dell'unificare l'età pensionabile tra uomini e donne (per la serie: avete voluto la parità...)Detto questo... prima di tutto non mi sembra il momento adatto per una proposta del genere visto il crollo verticale del Paese dal punto di vista economico e non solo.Sono daccordo (!) con alcuni sindacalisti secondo i quali la questione pensioni in Italia è da affrontare in maniera più ampia ed organica e non si può certo partire dalle donne della pubblica amministrazione (la domanda è quando?).E soprattutto l'equiparazione dell'età pensionabile dovrebbe essere il punto conclusivo di un processo che porti (e siamo ad uno sputo dal 2009) alla vera parità tra i sessi nel mondo del lavoro.E mi riferisco, con Tisbe, alla parità di stipendi, alla parità di trattamento sul luogo di lavoro, alla parità di trattamento al momento dell'assunzione.E aggiungo anche una diversa gestione della maternità che deve diventare più lunga (in Romania siamo intorno ai tre anni), meno penalizzante dal punto di vista economico ed emotivo, e soprattutto molto più automatica e facilmente gestibile (e parlo per recente esperienza personale).A quel punto possiamo dare uno sguardo alle pensioni...